La “green economy” o “economia ecologica” nasce per far fronte all’esigenza di voler ridurre i danni scaturiti dall’impatto dato da un uso/abuso di risorse e materiali.
L’importanza di questi tipi di iniziative sta nel prendere parte ad un sistema dove ogni ente è solo un piccolo ingranaggio di un meccanismo ben più complesso. Chi sceglie di prendervi parte è ardito dal desiderio di voler proteggere e tutelare l’ambiente.
L’iniziativa “Rete di Sviluppo turistico Costa d’Amalfi” nasce, ad hoc, con lo scopo di aggregare quattordici comuni costieri. La sua iniziativa mira ad accomunare la bellezza dei luoghi, oggetto di viaggi e soggiorni indimenticabili, e la loro sostenibilità.
Il progetto sopra citato è possibile grazie all’intervento di Invitalia, la quale lo finanzia con un contributo di quasi trenta milioni. Per tanto, sviluppo fa rima con tutela del territorio, ciò al fine di conservare le tradizioni locali, ampliando così l’offerta turistica non con un consumo del suolo ma mediante una sua riqualificazione.
Il punto d’arrivo, che vuol essere raggiunto con tale iniziativa, è quello di far diventare la Costa d’Amalfi un distretto all’avanguardia sul turismo e sulla gestione dei rifiuti. Ciò può avvenire mediante il riciclaggio e l’applicazione della direttiva europea sulla plastica monouso, ma principalmente con il contributo delle strutture, le quali dovranno strutturare l’iniziativa indirizzando il personale e i clienti.
L’Hotel Bristol, situato a Vietri sul Mare, prende parte al progetto #IAmalfiCoast insieme ad altre 59 strutture.
L’iniziativa comprende:
- Una serie di azioni atte ad abolire materiali non ecosostenibili o sostituirli con altri adatti a finalizzare l’iniziativa
- Prodotti ecosostenibili, con imballaggi semplici, riutilizzabili o riciclabili;
- L’incentivazione all’utilizzo di mezzi pubblici e tecnologie meno inquinanti;
- Una ristorazione all’insegna di un’alimentazione sana e genuina con prodotti autoctoni di provenienza certa.
Il mondo sta mutando, ma la volontà è quella di cercare di fermare questo cambiamento, di comprendere gli errori e di non rimanere superficiali ed inerti davanti alle problematiche del mondo attuale.
A tutto questo c’è bisogno della collaborazione delle istituzioni, che devono creare i presupposti per una crescita attraverso iniziative legate all’ambito scolastico, grazie all’educazione ecologica sin dalle scuole primarie, come avviene già da tempo in molti paesi.