“Il Bradisismo nei Campi Flegrei”. Il convegno organizzato dal “Rotary Club Salerno Est” e dall’Interact Club Salerno Est al Liceo Severi di Salerno.

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“Nel territorio dei Campi Flegrei potrebbe verificarsi un’eruzione vulcanica di piccole dimensioni che potrebbe interessare pochi chilometri di distanza dal vulcano che potrebbe anche nascere nel centro di Pozzuoli. Gli effetti di questa esplosione possono interessare i territori fino a una distanza di 5/7 chilometri di distanza dal vulcano. Abbiamo fatto delle simulazioni e sappiamo che l’eruzione potrebbe coinvolgere circa cento milioni di metri cubici di magma. La popolazione coinvolta da questa eruzione potrebbe essere di circa quattrocentomila persone residenti nei territori di Pozzuoli, Baia, Quarto e nei quartieri di Napoli: Pianura, Soccavo e Fuorigrotta”. A spiegare gli effetti di una possibile eruzione che potrebbe verificarsi nell’area vulcanica dei Campi Flegrei, è stato il  professor Roberto Scarpa, Geofisico, Docente Emerito del Dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno, consulente del Ministero dell’Istruzione e Ricerca Scientifica che,  da vulcanologo, ha raccontato la storia sismica e deformativa  dei Campi Flegrei, in occasione dell’incontro intitolato “Il Bradisismo nei Campi Flegrei” organizzato presso l’auditorium del “Liceo Scientifico Francesco Severi” di Salerno, diretto dalla Dirigente Scolastica Barbara Figliolia, dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dal dottor Edoardo Ventura,  e dall’Interact Club Salerno Est, presieduto dalla giovanissima Maria Rosa Lambiase. Il professor Scarpa ha mostrato anche i dati degli ultimi settant’anni riferiti alla zona dei Campi Flegrei:” Dati che partono da quando abbiamo un’inversione del fenomeno bradisismico: che evidenziano il lento sollevamento del suolo che ha ripreso, soprattutto negli ultimi venti anni, questa attività di risalita della camera magmatica”. Il professor Scarpa ha spiegato che negli ultimi anni la camera magmatica si sta rigonfiando, sta aumentando la sua pressione:” È un fenomeno vulcanico che, da circa venti anni, determina delle deformazioni del suolo alla velocità dell’ordine di un centimetro al mese: in certi periodi aumenta questa pressione e si determinano i terremoti che causano paura nella popolazione che abita in questa zona bellissima che ha un patrimonio archeologico unico “. Il professor Scarpa ha spiegato che naturalmente il fenomeno è monitorato da anni:” Sicuramente molto meglio degli anni settanta e ottanta. Negli anni invece di rendere questa zona un grande parco si è costruita un’altra Pozzuoli. Gli abitanti di Pozzuoli negli anni ‘80 erano cinquantamila e adesso sono centomila. Nonostante tutto la popolazione convive con questi fenomeni. Non bisognerebbe vivere sulla bocca di un vulcano attivo, ma la resilienza umana ci permette di vivere anche nelle condizioni di pericolo. Il compito della scienza è quella di allertare le popolazioni del rischio, del pericolo esistente. Attualmente la situazione è stabile da quasi vent’anni. Il fenomeno si è rallentato, ma vediamo un incremento continuo, costante”. Il professore Scarpa ha spiegato da circa settant’anni ci sono dei fenomeni premonitori di una possibile eruzione:” Eruzione che potrebbe avvenire con dei segnali che noi riusciremo a trovare soltanto pochi giorni prima. Ho dotato l’Istituto Nazionale di Geofisica, dove ho operato fino a febbraio del 2024, di strumentazioni avveniristiche in grado di prevedere anche piccoli segnali forieri di un’eruzione vulcanica nel breve termine. Questi strumenti però sono pochi e hanno bisogno di manutenzione: c’è bisogno di qualcosa in più”. Il noto vulcanologo ha spiegato che si sta già utilizzando l’Intelligenza Artificiale anche in questo campo:” Insegniamo alle macchine ad apprendere come discriminare questi piccoli segnali”. Il dottor Alberto Alfinito, Geologo, Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Regione Campania ha illustrato la geologia dei Campi Flegrei e spiegato la tipologia del vulcano:” II Campi Flegrei non sono un singolo vulcano, ma un’area vulcanica vasta e complessa, caratterizzata da numerosi crateri, fumarole e sorgenti termali. Il termine “flegreo” deriva dal greco e significa “ardente”, un chiaro riferimento alla sua natura vulcanica. Da circa cento anni si sta studiando la zona dove pare ci sia una camera magmatica di 5/6 chilometri: un volume di rocce fuse che tende a risalire normalmente   che non sembra però ancora in grado di provocare un’eruzione. L’ultima eruzione c’è stata nel 1538 ed ha prodotto, a Pozzuoli, il cono vulcanico di Monte Nuovo”. Il geologo salernitano ha spiegato che la zona dei Campi Flegrei è un enorme vulcano, completamente urbanizzato:” Vi vivono circa seicentomila persone: è uno dei vulcani più monitorati al mondo, sia dall’Osservatorio Vesuviano, sia dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia”.  L’ingegnere Ivana Marino, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Salerno e agibilitatore AeDES ( Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica) abilitato ad eseguire le verifiche di agibilità post-sismica di edifici di tipologia strutturale ordinaria nelle fasi di gestione dell’emergenza  ha ricordato l’evento sismico verificatosi a Pozzuoli nel maggio del 2024:” Abbiamo eseguito le verifiche di agibilità sul territorio per verificare se le abitazioni potevano continuare ad essere utilizzate in condizioni di sicurezza.  Molte abitazioni purtroppo sono state costruite in passato con metodologie che non prevedevano prescrizioni sismiche e quindi non capaci di resistere alle azioni sismiche. Oggi esistono tanti strumenti per intervenire sugli edifici esistenti e una volta individuata la vulnerabilità di un edificio si può intervenire con interventi di adeguamento sismico per migliorare la loro risposta ad un evento sismico”.  Il presidente del sodalizio rotariano Edoardo Ventura ha sottolineato l’importanza dell’incontro:” È una giornata formativa per gli studenti di questo Liceo. Noi rotariani siamo sempre attenti ai giovani che coinvolgiamo nei nostri progetti. Spesso organizziamo incontri nelle scuole insieme agli uomini delle forze dell’ordine: Carabinieri e Polizia Stradale, per sensibilizzare i giovani su tematiche importanti come il tabagismo, l’alcolismo, l’uso di stupefacenti   e la sicurezza stradale”. La presidente dell’Interact Club Salerno Est, Maria Rosa Lambiase, ha sottolineato l’utilità dell’incontro: “Abbiamo deciso di parlare di questo fenomeno del bradisismo che non è molto conosciuto da noi ragazzi, ma che invece è molto importante anche perché potrebbe coinvolgere tanti giovani che si potrebbero trovare in una situazione di grande pericolo”. La Dirigente Scolastica del Liceo Severi, la dottoressa Barbara Figliolia, ha ricordato l’etimologia del termine Bradisismo:” Deriva dal greco e significa movimento lento del suolo: fu coniato nel 1883 dallo scienziato, geologo e paleontologo italiano Arturo Issel per indicare il fenomeno che si verifica proprio nell’area dei Campi Flegrei dove, al tempo dei romani, sorgevano le più belle ville, i cui resti sono oggi sotto il livello del mare”.  Il coordinatore dell’evento il professor Ermanno Lambiase, ha ringraziato la Dirigente Scolastica, Barbara Figliolia, che coordina circa 1500 studenti, oltre cento docenti e circa quaranta componenti del personale ATA, e i docenti referenti del progetto: Anna Ferraioli, Maria Giovanna Cantalupo, e Rossano Liberatore.

Aniello Palumbo