E’ capitato a tutti di aver un compagno di banco a scuola, o un collega di lavoro in ufficio, che picchiettava nervosamente le dita sul tavolo o che masticava animatamente un chewing gum o che faceva scattare in modo ossessivo la penna: sicuramente abbiamo provato un senso di fastidio e, spazientendoci, gli abbiamo chiesto di smetterla di provocare quel rumore. In alcune persone questi rumori ripetitivi, oltre che infastidire, creano una vera e propria irritazione, un disagio insopportabile, ansia, rabbia. Queste persone evitano situazioni e luoghi che potrebbero essere per loro fastidiose, tendono a isolarsi, non sapendo che probabilmente sono affette da Misofonia, una sindrome neuro-comportamentale caratterizzata da un’accresciuta eccitazione del sistema nervoso autonomo e reattività emotiva negativa in risposta ad una riduzione della tolleranza a suoni specifici. “Il termine “Misofonia” è stato coniato nel 2001 dai neuroscienziati statunitensi Pawel e Margaret Jastreboff, ma non si sapeva ancora da cosa scaturisse. Solo nel 2017 si è capito che era un disturbo neurocomportamentale “. A spiegarlo è stato il dottor Mario Campanino, Presidente dell’Associazione Italiana Misofonia-AIMIF, nata nel 2018, autore di numerosi testi scientifici, durante il convegno “Conoscere e vivere la Misofonia: risultati della ricerca e strategie d’intervento”, organizzato in questo fine settimana presso il “Mediterranea Hotel” di Salerno. Il dottor Campanino ha spiegato che circa il 13% della popolazione mondiale ha sintomi più o meno gravi di Misofonia:” Molto spesso i soggetti misofonici non sanno di avere un disturbo neurocomportamentale definito: si accorgono di avere un fastidio molto pronunciato alla percezione di alcuni suoni, rumori , che generano in loro un grado di fastidio elevato tanto da portarle ad irritarsi, ad arrabbiarsi ed anche a non riuscire a lavorare in una stanza con altre persone perché hanno un funzionamento cerebrale diverso dell’elaborazione degli stimoli percettivi che vanno ad invadere le aree cerebrali del cervello dei soggetti misofonici: questo è stato osservato, nel 2017, tramite risonanza magnetica funzionale dal Professor Sukhbinder Kumar neuroscienziato indiano che lavora presso la University of Iowa. La Misofonia non è un disturbo raro, ma un disturbo raramente conosciuto: ci sarebbe bisogno di farlo conoscere alle istituzioni della salute pubblica per avere più risorse da destinare alla ricerca e alla cura di questo disturbo ”. Il convegno è stato organizzato sinergicamente dall’ AIMIF e dal “Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Strategica” (CIPPS), presieduto dal dottor Salvatore Salzillo, il primo centro europeo, unico in Italia, dedicato all’integrazione del modello strategico ericksoniano con la genomica psicosociale di Ernest Lawrence Rossi, Presidente Onorario del Centro:” E’ stato allievo del famoso psichiatra e psicoterapeuta statunitense Milton Hyland Erickson. Nato nel 2012 il Centro, riconosciuto dal MIUR, si avvale di un gruppo internazionale di docenti tra i quali vi è anche la dottoressa Roxanna Erickson Klein, figlia dell’illustre psichiatra, Presidente della North Texas Society of Clinical Hypnosis e Membro del Consiglio direttivo della Milton H. Erickson Foundation, e la dottoressa Kathryn Rossi, moglie del noto psicoterapeuta americano, nato a Shelton, nel Connecticut, da genitori italiani”. Il dottor Salvatore Salzillo, collabora con il dottor Mario Campanino, e con il dottor Zachary Rosenthal della Duke University:” Stiamo importando in Italia il modello di diagnosi e di cura di questa patologia che è in una fase sperimentale”. Il dottor Salzillo ha anche spiegato che presso la sede del Centro, che è nella Zona Industriale di Salerno, in Via Amato 20, è attivo uno sportello gratuito di ascolto e sostegno psicologico dedicato ai misofonici soci AIMIF – Associazione Italiana Misofonia:” Questa iniziativa è accessibile su tutto il territorio nazionale chiamando il numero verde 800188668: propone un percorso di accoglienza e consulenza da parte di un’equipe specializzata composta dai dottori : Francesco Sessa, Iris Consalvo, Luana Pagano, Valerio de Masi, Camilla Ruggia, Francesca Soldivieri, Ines Tedesco e Silvia Truono”. Il professor Zachary Rosenthal, Psicologo Clinico, Direttore del Center for Misophonia and Emotion Regulation, Duke University Medical Center nel North Carolina, Sukhbinder Kumar, Assistant Professor – Department of Neurosurgery, University of Iowa, ha spiegato che questo disturbo può essere associato alla iperacusia:” Cioè con un attitudine del sistema autonomo del cervello a percepire in modo molto forte gli stimoli, anche visivi: le persone misofoniche, molto spesso, sono anche misokinesiche , cioè manifestano odio verso alcuni movimenti ripetitivi. La Misofonia è un disturbo neurocomportamentale: per curarlo si stanno sviluppando ricerche in tutto il mondo per protocolli di trattamento sempre più standardizzati, soprattutto sul fronte psicologico, per insegnare alle persone a gestire, ad autoregolare le proprie emozioni, le proprie reazioni fisiche, rispetto a quegli stimoli, e quindi potersi concentrare sul resto. Naturalmente , grazie alla ricerca, c’è la speranza di arrivare ad un controllo graduale di questa patologia ”. La dottoressa salernitana Antonietta Grandinetti, Coordinatrice della Commissione Sanità dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, ha spiegato che l’Ordine Regionale degli Psicologi è molto attento alla salute dei cittadini:” La Misofonia è stata già inquadrata in altre psicopatologie: nella pratica clinica abbiamo cominciato a riconoscerla attraverso l’insofferenza manifestata da alcuni pazienti che, alcune volte già in età prepuberale, avevano difficoltà a frequentare alcuni luoghi dove c’erano rumori di fondo, o per la loro inspiegabile aggressività, in alcuni momenti , che nasceva dalla incapacità di tollerare questi rumori di fondo. L’Ordine degli Psicologi della Campania ha attuato un processo di sensibilizzazione su quello che è un disturbo che può essere più o meno invalidante per la vita relazionale sana della persona ”. A portare i saluti del Sindaco del Comune di Salerno, Vincenzo Napoli, l’Assessore alle Politiche Sociali e Politiche Giovanili, Paola De Roberto. In collegamento su piattaforma Zoom sono intervenuti i professori: Sukhbinder Kumar, Richard Hill, Marco Bella e Fabrizio Stasolla. (Foto di Massimilano Consiglio).
Aniello Palumbo