dai Sindacati di Polizia COISP, CONSAP e SAP riceviamo e pubblichiamo
In un momento in cui siamo sotto la minaccia di un attacco terroristico e siamo costretti come sempre a contrastare la grande criminalità come la delinquenza comune, SAP, COISP e CONSAP ritengono ancor più inaccettabile l’atteggiamento del Governo che, oltre a tagliare risorse alle Forze dell’Ordine, vuole addirittura depauperarle con una pseudo riforma dell’apparato della sicurezza – prevista dalla legge Madia – che punta ad azzerare il Corpo Forestale dello Stato, a disperdere il suo enorme e insostituibile patrimonio di professionalità, competenze e conoscenze, a militarizzare donne e uomini che fino ad oggi hanno goduto di prerogative e diritti sindacali.
La strada per una vera riforma del sistema della sicurezza italiano è quella di tagliare vecchie burocrazie e costosi apparati di vertice, non certo quella di militarizzare personale civile e destinarlo ad altre mansioni, indebolendo professionisti della sicurezza che con successo si occupano di reati ambientali e di tutela dell’agroalimentare, solo per citare due dei fronti più caldi.
A che cosa servono i 150 milioni di euro annunciati in pompa magna dal premier Renzi per la terra dei fuochi se poi si “asfaltano” ope legis i principali controllori del territorio? Una soluzione di buon senso, nell’ambito della delega prevista dalla riforma Madia, puó ancora essere trovata. Deve essere trovata!
Per mantenere intatta l’efficienza del Corpo Forestale dello Stato e salvaguardare i diritti del personale è opportuno ipotizzare la creazione di una autonoma Direzione Centrale nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e di una Specialità di Polizia Ambientale che possa continuare ad esercitare le funzioni specifiche fin qui svolte.
Sosterremo in ogni modo l’azione dei Sindacati del Corpo Forestale!