Perché i giovani continuano a leggere “I Promessi Sposi “di Alessandro Manzoni? Con questa domanda, posta provocatoriamente dalla Dirigente Scolastica del “Liceo Torquato Tasso” di Salerno, la professoressa Ida Lenza, si è aperto il convegno intitolato “Una storia per sempre:” I Promessi Sposi”, organizzato nell’ambito del Service Distrettuale della VI Circoscrizione del Distretto 108YA, che comprende undici Club di Salerno e provincia, intitolato: “La lettura: una finestra aperta sul mondo per essere strumento di pace, solidarietà e rispetto” che si propone, “in questo particolare momento storico, di aiutare a costruire ponti di pace attraverso la lettura, strumento di conoscenza e di riflessione”, come ha spiegato la dottoressa Maria Rosaria Pirro Titomanlio, Coordinatrice Distrettuale del Service:” I Lions perseguono l’obiettivo di costruire un mondo migliore e la lettura apre ad un mondo migliore: voi giovani dovete appassionarvi alla lettura che è un viaggio: allarga gli orizzonti. La lettura è libertà!”. La Dirigente Scolastica dello storico liceo salernitano, Ida Lenza, ha sottolineato l’attualità di Alessandro Manzoni e de “I Promessi Sposi” in particolare:” Un’opera considerata a volte superata e che è invece di un’attualità disarmante, distopica, in alcuni casi”.
La dottoressa Micaela Chechile, Cerimoniere Circoscrizionale Lions, ha ricordato la mission dei Lions Club e presentato le autorità lionistiche presenti. La Responsabile del Service per la VI Circoscrizione: la dottoressa Rita Mazza Laurenzi, che ha coordinato l’organizzazione dell’evento, ha spiegato che , nell’ambito del Service, si è voluto focalizzare l’attenzione sull’opera de “I Promessi Sposi” :” Un romanzo di buoni sentimenti che, abbracciando tantissime generazioni di lettori, delinea il confine tra giustizia e ingiustizia, affermando la capacità di avere una responsabilità individuale e di essere attivi nei confronti dei più deboli in un mondo oggi dominato dai prepotenti”. Il Presidente della Zona 14, il dottor Antonio Luciano, ha evidenziato l’allontanamento dei giovani dalla lettura:” Nel nostro Paese solo un terzo delle persone legge un libro spinto da interesse personale e non per motivazioni scolastiche o professionali: sarebbe opportuno che gli insegnanti e i genitori stimolassero i ragazzi alla curiosità, a leggere, per consentire di dare una svolta culturale al nostro Paese”. Il professor Sergio Di Martino, Docente d’Italiano e Latino nei licei salernitani, per dodici anni al Liceo Torquato Tasso, già Dirigente Scolastico presso l’istituto Comprensivo Amedeo Moscati di Pontecagnano Faiano, ha parlato del potere della parola: “La parola crea, la parola distrugge, la parola può essere strumento di potere e lo è anche nelle pagine de “I Promessi Sposi” : pensiamo all’incontro di Renzo con Don Abbondio che utilizza il suo “ latinorum” per confondere il povero Renzo, oppure all’incontro dello stesso Renzo con l’avvocato Azzeccagarbugli o anche al padre di Gertrude, il Principe, che con le parole convince la figlia a diventare suora. Bisogna riflettere sulle parole, cercando di non farci confondere da esse: la parola rende liberi”. La Preside Lia Persiano, per anni docente di italiano e latino nei licei salernitani e poi Preside negli Istituti Superiori d’Istruzione Classica, ha spiegato la definizione di “Opera Mondo” attribuita a “I Promessi Sposi” dalla critica ufficiale:” Sono quelle poche opere che riescono ad includere tutte le possibilità e gli atteggiamenti dell’animo umano e della storia”. La Preside Persiano ha anche approfondito il rapporto che aveva Manzoni con la storia, con l’immaginazione, con l’arte, la poesia e ricordato una famosa frase di Don Lorenzo Milani:” Se sai, sei. Se non sai, sarai di qualcun altro”: bisogna amare la parola, senza la quale si può perdere la propria coscienza, la propria autonomia, la propria libertà”. Ad approfondire la conoscenza delle donne protagoniste de “I Promessi Sposi” è stata la professoressa Maria Rosaria Pagnani: già insegnante di materie letterarie, che ha sottolineato la grande attualità delle donne che vivono nelle pagine del Manzoni:” Lucia Mondella, che rappresenta la purezza, l’innocenza: è vittima dei soprusi, ma sa tenere a bada i potenti; Gertrude che è stata punita dalla vita; Agnese, la madre premurosa di Lucia, che protegge al figlia aiutandola a portare avanti il suo progetto amoroso; Perpetua, che riesce a colorare la figura opaca di Don Abbondio”. È intervenuto il professor Francesco D’Episcopo, già Docente dell’Università Federico II di Napoli , Critico Letterario, che ha raccontato la genesi de “I Promessi Sposi”:” Manzoni prima di pubblicare questo romanzo lo scrisse per ben tre volte: era giunto ad una forma di esaurimento tale che non riusciva neanche più ad attraversare la strada. Manzoni, che è stato il maestro di tanti scrittori, si accorge che nella prima redazione del suo romanzo si parlava troppo lombardo, troppo milanese, e lui voleva l’unità d’Italia e voleva consegnare all’Italia un romanzo che fosse nazionale”. Le conclusioni sono state affidate alla dottoressa Lea D’Agostino, Presidente della VI Circoscrizione Lions, che ha portato i saluti del dottor Pasquale Bruscino, Governatore del Distretto Lions 108YA, ringraziato gli organizzatori, le associazioni partecipanti al Service, i relatori e:” Soprattutto voi ragazzi che siete stati i protagonisti di questa giornata”. La dottoressa D’Agostino ha sottolineato l’importanza delle parole:” Diventano concetti profondi e assumono potenza tramite la cultura: stimolano emozioni e sentimenti profondi”. Interessanti le tante domande degli studenti del Liceo Tasso poste ai relatori. Hanno collaborato all’organizzazione dell’evento tutti i Club della VI Circoscrizione Lions e le associazioni: “Fidapa Sezione di Salerno” e “Massaioli di Eboli” presiedute dalla professoressa Maria Rosaria Pagnani; “Club Inner Wheel Salerno Est”, presieduto dalla dottoressa Maria Grazia Corbo; “Associazione Lucana Giustino Fortunato”, presieduta dalla dottoressa Dina Crimaldi Oliva, e l’associazione “Soroptimist International Club” di Salerno, presieduta dalla professoressa Maria Tota. (Foto di Emma Ferrante e Paolo Gattola).
Aniello Palumbo