Mercoledì 15 maggio alle ore 17.00 nella sede dell’EPT di Salerno (Via Velia 15) l’associazione A.Di.P.A. presenta “Roberto Burle Marx uno sguardo trasversale sul paesaggio” di cui parlerà l’architetto paesaggista Franco Panzini.
Roberto Burle Marx (San Paolo, 4 agosto 1909 – Rio de Janeiro, 4 giugno 1994) è stato un architetto del paesaggio brasiliano. Le sue opere sono presenti oltre che a Rio de Janeiro dove visse per molti anni della sua vita, in varie città del mondo. Tra i maggiori esponenti dell’architettura brasiliana moderna, il suo lavoro si è orientato a trovare una straordinaria sintesi tra la natura tropicale del suo paese e l’arte e l’architettura moderniste, aprendo una nuova estetica del paesaggio.
Tra i suoi giardini più noti i giardini di Recife, di Odette Monteiro a Petropolis, la sistemazione dell’aeroporto e del Museo d’arte moderna di Rio de Janeiro, i giardini del Ministero degli Esteri a Brasilia.
Burle Marx è considerato uno dei maggiori paesaggisti di giardini del ‘900 grazie ad una profonda conoscenza delle piante e della sua trasformazione nel tempo, costruendo opere che hanno conservato e alimentato l’identità stessa del suo paese. Di Burle Marx parlerà l’architetto Franco Panzini, ricercatore presso l’Istituto di studi di storia del paesaggio e del giardino di Dumbarton Oaks, Washington (Harvard University) e docente di architettura del paesaggio presso varie università italiane e straniere. Tra le sue numerose pubblicazioni sulla storia dei giardini si segnalano: Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Zanichelli 1993, che ha ottenuto il Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury; Giardini delle Marche, Federico Motta 1999; Progettare la natura, Zanichelli 2005. Fra i suoi progetti paesaggistici vi sono il Parco dell’Ansa del Tevere a Città di Castello; la piazza di accesso al borgo storico di Formello; il recupero ambientale del cimitero ebraico storico e il giardino della Biblioteca San Giovanni, a Pesaro; il giardino del Museo delle arti contemporanee nei Cantieri culturali della Zisa e il parco dell’aeroporto Falcone e Borsellino a Palermo.