I nuovi orizzonti di Fmts Group per il 2022 tra innovazione e welfare aziendale.

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Sarà un 2022 di prospettive quello che come Fmts Group ci apprestiamo a vivere. La pandemia ha messo a dura prova imprese e lavoratori; ha imposto restrizioni di ogni tipo generando delle preoccupazioni. Tutti elementi che avrebbero dovuto scoraggiare una visione a medio e lungo termine fatta d’investimenti e potenziamenti. Sarà per la consapevolezza di poter contare su una squadra di appassionati professionisti; sarà per la determinazione che negli anni ci ha portato a credere nelle nostre idee, ma quando siamo stati chiamati a tracciare l’inevitabile linea di demarcazione economica tra l’anno appena concluso e quello da iniziare le decisioni sono state una consapevole conseguenza.

Con l’anno che verrà ci saranno 60 nuove risorse. Un innesto necessario per potenziare le attuali 19 sedi (13 in Italia e 6 dislocate tra Malta, Spagna, UK, Belgio, Francia e Irlanda) che diventeranno 25 con l’apertura di altre cinque filiali sul territorio nazionale (2 in Veneto, 1 nel Lazio, 1 in Puglia ed 1 in Lombardia) e 1 in Germania. Il contatore del personale passerà così da 230 a 290. I giovani saranno la priorità, in linea con quanto è stato costruito nel tempo: l’età media si attesta infatti intorno ai 37 anni. Delle 230 risorse che il gruppo conta al suo interno, il 68% è donna. Nel tracciare la carta d’identità di chi vogliamo essere, è necessario fare un passaggio sulle politiche aziendali e su quel welfare che tiene conto delle reali esigenze delle giovani famiglie: al secondo piano dell’Hub di Pontecagnano (Sa), progettato e realizzato secondo parametri sostenibili con l’adozione di fonti 100% rinnovabili, è presente un asilo nido ed una palestra.  Una scelta di campo, prima di tutto, che consente di rispondere in modo concreto ad un progetto d’impresa che pone le persone al centro di ogni decisione.

Per la tipologia di gruppo, Fmts potrebbe rappresentare un micro-mondo da prendere in esame per scattare una fotografia del settore della formazione, spaziando dalla mobilità (3536 sono state le persone che hanno fatto un’esperienza formativa all’estero) all’autofinanziata (630 sono stati i percorsi di apprendistato), con un focus sui trend di domanda ed offerta. L’Agenzia per il Lavoro che fa capo ad Fmts ha inserito 2095 risorse così suddivise (38 in ricerca e selezione permanente, 465 in politica attiva, 616 in tirocinio extracurriculare, 115 in tirocinio di politica attiva e 861 somministrati). Analizzando i dati relativi alla somministrazione emerge che nel 2021 i settori che hanno richiesto personale sono stati quelli dell’autotrasporti e logistica, del commercio e dei servizi, della metalmeccanica (artigianato e industria) e del turismo-pubblici esercizi.

Il PNRR, le nuove politiche per il lavoro richiedono un ulteriore sforzo affinché ognuno faccia la propria parte contribuendo a rimettere in piedi il sistema paese. Il food è senza dubbio uno dei settori che ha retto bene nel 2021, ancor di più se si parla nello specifico della formazione: gli iscritti ad In Cibum sono cresciuti dal 2020 di circa il 40% mentre gli chef coinvolti nei percorsi didattici sono stati più di 60. Confermata anche per il 2021 un’alta percentuale di placement.

Il piano industriale approvato di recente guarda al futuro con ottimismo. Per il 2022 è stato messo a budget un capitolo di 1milione e 600mila euro d’investimenti. Tra gli obiettivi prefissati c’è quello sull’innovazione digitale con l’acquisto di tecnologia e software sia per l’organizzazione interna sia per creare nuovi servizi finalizzati ad aggiornare l’offerta della formazione, la creazione di una piattaforma digitale che faccia da database per l’esperienza all’estero e infine il potenziamento della piattaforma MyJob che è in grado di costruire un capillare network di Apl ed Enti di Formazione nonché di innovare sin dalla base il modello del mercato della somministrazione del lavoro.

Il 2021 è stato un anno difficile che ha mostrato timidi segnali di ripresa. Indicatori che tenderanno a dare i loro frutti nel 2022: partendo da In Cibum, la Scuola di Alta Formazione Gastronomica, e considerando le tre macro aree del gruppo che sono la formazione, la mobilità ed il lavoro le previsioni indicano una crescita che oscilla dal 20% al 30%.

Se dovessi scegliere una massima per sintetizzare ciò che abbiamo fatto e quello che abbiamo in mente di fare prenderei a prestito le parole di papa Giovanni Paolo II “il futuro inizia oggi, non domani”.

Giuseppe Melara – Presidente e Ad Fmts Group

A cura di Luigi Mario Meazza