“Quali sono i miti che perseguono i giovani e come possono influire gli scrittori nei loro confronti”, è il titolo dell’incontro da remoto organizzato dal “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto dall’avvocato Alberto Cerracchio, in collaborazione con il “Rotaract Club Salerno Duomo”, presieduto dalla dottoressa Claudia Cerracchio, in interclub con i club Rotary: Salerno 1949 (Presidente Rocco Pietrofeso); Salerno Picentia (Antonio Vicidomini); Sala Consilina e Vallo di Diano ( Rosanna Alaggio); Nord Dei Due Principati ( Carmelo Orsi); Sala Consilina ( Salvatore Addesso), al quale hanno partecipato gli scrittori salernitani Elvira Morena, Vincenzo Capuano e Domenico Notari.
Sollecitati dalle domande del giornalista Eduardo Scotti, i tre noti scrittori hanno spiegato che nonostante i miti, i modelli ai quali aspirare, siano importanti per i giovani, oggi questi miti sono crollati, o meglio, sono cambiati: sono quelli creati da internet, dai social, che i ragazzi cercano di imitare. Il dottor Enzo Capuano, cardiologo e medico nucleare, autore di “Quel ponte sul Fiordo di Furore” e di “Addio Tienanmen”, ha spiegato che nei giovani gli obiettivi da raggiungere sono spesso i loro sogni:” La capacità di ognuno si misura non con l’attitudine a sognare, ma con l’abilità di realizzare i sogni. Non è semplice realizzare i sogni: è proprio nel passaggio tra sogno e sua realizzazione che viene fuori il carattere di un uomo”. Il dottor Capuano ritiene che i libri possono essere un supporto per i giovani e che sia importante scrivere ciò che si sente:” Solo in questo modo si riesce a lanciare un messaggio. Chi scrive, chi racconta delle storie, attraverso dei personaggi, involontariamente finisce per essere un insegnamento, un esempio per chi legge e quindi anche per i giovani che devono poter scegliere la loro strada più giusta, con grande equilibrio. La dottoressa Elvira Morena, cardio – anestesista, autrice di “ Domani mi vesto uguale” e “Le solite notti”, ha spiegato che molti giovani si rifugiano in una realtà virtuale:” Vivono gran parte della giornata nella loro camera collegati al computer, come gli hikikomori, che è ormai un fenomeno non solo giapponese. Hanno adottato una nuova vita che equivale a non esistere nella vita reale. Il web, che non bisogna demonizzare, può costituire una trappola tecnologica”. Anche la dottoressa Morena ritiene che i miti siano importanti per la crescita dei giovani:” Sono dei punti di riferimento per ogni società: ogni epoca ha i propri miti. Oggi però i miti sono crollati, c’è mancanza di miti in politica, in famiglia, anche in televisione: sono venuti a mancare i miti buoni, gli eroi a cui fare riferimento. Ci chiediamo come mai siamo arrivati a questo. Bisogna interrogarsi su cosa sia diventata oggi la nostra società che è diventata la società dell’apparire, prima che dell’essere; delle conquiste facili, che non richiedono fatica; della sopraffazione sull’altro; della mancanza di rispetto, soprattutto verso gli anziani; delle incomprensioni familiari, della perdita dei valori e degli ideali e del bruciare tutto velocemente, anche le emozioni e i sentimenti; una società dell’omologazione, dove tutti credono di poter fare tutto”. Lo scrittore – architetto Domenico Notari, docente di scrittura creativa, autore de “L’Isola di Terracotta”, “La rabbia del rivale” e di “Breve Storia del Regno di Napoli”; ha spiegato che la società oggi è satura di parole:” E’ satura di oralità: siamo circondati dal rumore. Il vantaggio dello scrittore è che scrive e non parla: il libro è silenzioso, non fa rumore; chi vuole può aprirlo in tempi diversi e i giovani sono attratti dal libro, che non è tecnologico, ma ha la sua magia. Le storie dei libri fanno scattare dei meccanismi d’identificazione: è questo il compito dello scrittore, quello di far scattare questo meccanismo, senza pensare alle mode, cercando di farsi capire da tutti e di essere sincero. Nella scrittura non si può barare”. Ha partecipato all’incontro il Governatore del Distretto Rotary 2100, il professor Massimo Franco, che ha ricordato che sta crescendo nel nostro Paese i numero dei giovani Neet:” Sono il 26% i giovani tra i 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano. Dobbiamo ascoltare maggiormente i giovani”. Presenti l’Assistente del Governatore Anna Maria Ieraci Bio e i Past Governor, Gennaro Esposito e Marcello Fasano.
Aniello Palumbo.