“E’ l’ora dei Laici”, è una frase di Papa Francesco che ci ricorda che la Chiesa non è fatta soltanto di vescovi, sacerdoti e religiosi, ma di tutto il popolo di Dio. Ci sono i Laici, consacrati con il battesimo, di cui la Chiesa, soprattutto in questo momento, ha bisogno: loro possono arrivare dove noi vescovi, sacerdoti e religiosi non possiamo arrivare; possono arrivare alle periferie, intese come luoghi dov’ è necessario portare la luce del Vangelo. I Laici devono inoltre abitare le periferie del pensiero e della cultura attuale; devono avere vita in se stessi, essere portatori di vita e profeti di speranza. I Laici consacrati devono dire al mondo che c’è motivo di avere speranza, perché Cristo è motivo della nostra speranza ”. E’ stato Sua Eminenza José Rodríguez Carballo, Segretario della Congregazione degli istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica a lanciare un’importante messaggio di speranza durante l’incontro di ascolto e formazione intitolato:” I laici consacrati testimoni di vita nell’oggi della Chiesa”, organizzato, martedì pomeriggio, presso il Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, dal “Centro Interculturale e Ricerca “Tau” Onlus, fondato dal padre francescano, Fernando Campagna, e presieduto dall’avvocato Guglielmo Scarlato.
Monsignor Carballo ha anche sottolineato l’importanza di vivere con gioia:” Se oggi vogliamo trasmettere la bellezza del Vangelo, dobbiamo essere uomini e donne gioiosi: i laici consacrati devono essere profeti di speranza e di gioia. Dio ci ama e questo è il motivo della nostra gioia, il motivo che ci fa affrontare le difficoltà con speranza. I cristiani consacrati sono la lucerna che portano agli altri la luce che è nei loro cuori: la luce di Cristo. Bisogna spalancare le porte a Cristo, come diceva Papa Giovanni Paolo II; bisogna aprire le porte del nostro cuore a Cristo, come diceva Papa Benedetto XVI “. La professoressa Mariarosaria Vitiello, Consigliere Politico della Provincia in Materia di Politiche Culturali, Educative e Scolastiche ha portato i saluti del Presidente Giuseppe Canfora; ricordato il pensiero di Giorgio La Pira, che riteneva fondamentale donare alle creature la Grazia di Cristo:” Una grazia incorporata nel lavoro e nella visibilità delle cose essenziali della vita” e ricordato che il nonno era frate laico:” Con l’esempio, tutti giorni, portava avanti i valori cristiani: così come voi che quotidianamente portate il vostro messaggio e la vostra luce”. Padre Fernando Campagna, ha spiegato che sono tanti i laici consacrati: ” Coniugati o non coniugati, vivono nel mondo l’esperienza della fede, della consacrazione; non sono religiosi, ma con la loro vita partecipano alla vita cristiana: sono testimoni della Chiesa”. Padre Fernando ha anche ricordato quello che deve essere il compito dei preti:” Dobbiamo essere coerenti con la nostra vocazione per stimolare la gente all’ascolto della parola di Dio. Noi preti dobbiamo educare, formare i giovani , insieme ai genitori, alla vita cristiana”.
Aniello Palumbo