“E’ meglio usare una bottiglia di plastica monouso che una di vetro che, essendo più pesante rispetto a quella di plastica, nel processo di riciclo richiede più energia e quindi più emissione di anidride carbonica”. A spiegare che, guardando all’intero ciclo di vita, è più impattante una bottiglia di vetro monouso piuttosto che una di plastica, è stato il professor Giovanni De Feo, Docente di Ecologia Industriale presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, durante il quinto degli “Incontri di Cultura”, organizzati da “La Congrega Letteraria “ di Vietri sul Mare, diretta da Alfonso Vincenzo Mauro e dal professor Antonio Gazia, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e della Pro Loco di Vietri Sul Mare.
Il professor De Feo, ideatore e promotore del progetto “Greenopoli” che diffonde nelle scuole la cultura del rispetto per l’ambiente, ha spiegato che i rifiuti urbani sono solo un quinto della grande torta dei rifiuti prodotti: “ L’altro 80% è costituito dai rifiuti speciali: la Campania è l’unica regione in Italia che non ha discariche per smaltire questi rifiuti speciali”. De Feo ha anche coinvolto gli studenti dell’Istituto “Della Corte Vanvitelli” di Cava de’ Tirreni, diretto dalla professoressa Franca Masi, e tutti i presenti, in un simpatico “Green Rap” che invita i giovani e non solo a raccogliere correttamente i rifiuti: ” Se siamo preoccupati per i cambiamenti climatici dobbiamo fare la raccolta differenziata”. Il professor Ernesto Reverchon, Professore Ordinario di Impianti Chimici presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica e Industriale dell’Università di Salerno, ha parlato dello sviluppo dei processi industriali non inquinanti e illustrato le ricerche scientifiche a cui sta lavorando con il suo team:” Con il professor Luigi Nicolais ,dell’Istituto CNR di Portici, stiamo portando avanti una ricerca sui pannolini biodegradabili: abbiamo sviluppato un polimero che ha le stesse caratteristiche di quello assorbente, ma che è perfettamente biodegradabile e si può gettare direttamente nell’umido”. Il professor Reverchon ha anche spiegato che sono in atto ricerche per rendere biodegradabile la plastica e che si può recuperare il licopene, che è un ottimo antiossidante, dalle bucce dei pomodori: ” Utilizziamo l’olio di semi di pomodoro, le bucce di pomodoro e l’anidride carbonica per produrre un olio ad altissimo contenuto di licopene” . Lo scienziato salernitano ha anche spiegato come si possono usare solventi non inquinanti per produrre caffè decaffeinato e come trasformare in polvere i fanghi inquinanti prodotti dalla lavorazione del silicio utilizzato per fare i microprocessori e le basi per le celle solari: ” Usando la tecnologia, possiamo ottenere processi super ecologici e mettere in moto l’economia circolare”.
L’avvocato Gianpiero Meo, già Vice Presidente di Greenpeace Italia, fondatore di Greenpeace Salerno, ha ricordato che il nostro Pianeta sta vivendo uno stato di emergenza climatica:” Ormai non è più emergenza: è una situazione di catastrofe ambientale che ci attanaglia da anni. Fino ad oggi si sono fatte solo chiacchiere. E’ possibile invertire la rotta: è necessario utilizzare le energie alternative, non continuare a bruciare combustibili fossili perché la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è la causa del riscaldamento globale. Il tempo è scaduto! ” (Foto di Edoardo Colace).
Aniello Palumbo