La provincia di Salerno è un territorio che presenta risorse uniche al mondo, così come è ricca di paesaggi, natura, cultura e umanità, che nel corso dei secoli si è arricchita di tradizioni e saperi. Da un quarto di secolo i Concerti d’Estate di Villa Guariglia in Tour consentono l’immersione totale in un’atmosfera di gradevole carezza dello spirito, in una pausa creativa, che resta sempre riflessione, in un raffinato confronto.
Tagliare il traguardo della XXV edizione è in primo luogo la dimostrazione della continuità della validità di una felice intuizione di Peter Willburger, il quale affidò dei matinée in villa ai musicisti di famiglia. Questa edizione è a lui dedicata proprio nell’anno celebrativo dell’ottantesimo anniversario della nascita e il segno di Peter interseca quello dei suoi concerti nel manifesto il cui fondo è una parete di ceramica formata da 15 pannelli in gres realizzata da lui realizzata nel 1969. Per tutta la durata del festival ci sarà l’iniziativa “In rima agli alberi” a cura dell’associazione Spazio Up Arte.
Il festival, ideato da Antonia Willburger, è organizzato dal CTA di Salerno in collaborazione con la Provincia di Salerno, il Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno, la Camera di Commercio – Coldiretti Salerno, la Fondazione di Comunità Salernitana e con il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Carisal. I Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour quest’anno sono rete con le seguenti associazioni: Campania Danza, Compagnia del Giullare, Gestione Musica, Porto delle Nebbie e Spazio Up Arte.
L’edizione numero 25 dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia in Tour inizia 9 luglio, alle ore 21, all’Area Archeologica di Fratte, con un quartetto di mantici, gli Harmonikòs Quartet con Gianluca D’Elia, Matteo Tordiglione, Vito Raosa e Sabrina Iorio, nato tra le pareti del Conservatorio di Salerno. Indovinato il suono scelto per questa prima serata, qui ci viene incontro il greco, in un termine, che ha in fusa la sua etimologia, soffio e armonikòs, fusa come fysis, natura, in una mescolanza simbolica che è alla ricerca del nuovo linguaggio, una particolare idea di suono, resta un altro parametro che sollecita parallelismi con la ricerca linguistica del Novecento eurocolto, in cui tanto valore è attribuito al colore, al timbro. Un’idea di suono intesa come la voce personale degli artisti e riflettenti quella dialettica voce-strumento, strumento-voce. Suono inteso come “voce interiore”, trasformantesi in canto d’amore, nostalgico, passionale.
Martedì 12 luglio un evento della Fondazione della Comunità Salernitana con l’orchestra giovanile Sanitansemble diretta da Paolo Acunzo, simbolo dell’azione salvifica della Musica. Il Sanitansamble accoglie giovani e giovanissimi del Rione Sanità di Napoli, un quartiere spesso associato a storie di degrado e marginalità.
Il 13 luglio sarà ospite del cartellone dei Concerti di Villa Guariglia Gianni Mola con i solisti della Wind Symphonietta in “Ennio Morricone – Compositore eterno” con Carmine Tremolaterra voce recitante e il soprano Claudia Coticelli. Un concerto a cura del Martucci, tributo ad un autore che ha voltato le spalle alle convenzioni hollywoodiane per il western e alla loro enfatizzazione dei profili melodici e dei caratteri armonici propri delle canzoni tradizionali e dell’inedia, e definendo, così, un nuovo modello di riferimento per la colonna sonora di questo genere.
La sezione jazz verrà inaugurata il 14 luglio dal Leila Duclos & Max Barrella Gipsy Quartet, con la leader alla voce e chitarra, Max Barrella alla chitarra, Rocco Zaccagnino alla fisarmonica e Marco de Tilla al contrabbasso, che proporranno un viaggio sulle tracce della mano sinistra del diavolo Django Reinhardt e dello swing francese degli anni ’30. Il quartetto è dedito alla musica gipsy europea e in particolar modo al “jazz manouche”, genere musicale che trae la sua origine dalla fusione tra l’antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches ed il jazz americano.
Venerdì 15, teatro musicale con la Compagnia del Giullare, con Brunella Caputo, Davide Curzio e Max Maffia, per tornare ad evocare la sirena Parthenope e le altre leggende napoletane da Matilde Serao.
Ancora jazz il 16 luglio “Blues in my soul”, lo spirito e le influenze lessicali del blues, in un ritorno alle origini musicali, influenzate, Billie Holliday, Joe Williams e Louis Armstrong per il cantante Carlo Lomanto, docente del Martucci, alla voce e chitarra, Lello Petrarca, alle tastiere, Emiliano De Luca basso elettrica e doublebass e Dario Guidobaldi batteria, per continuare il 19 luglio con il Giuseppe Milici Quartet, in uno spettacolo dal titolo “A modo mio”, con il leader all’ armonica, Nicola Pannarale al pianoforte, Filippo De Salvo al basso elettrico e Saverio Petruzzellis alla batteria, in un viaggio tra evergreen e melodie che hanno fatto da indimenticabile base a classici del cinema.
Il 21 luglio ore 21.00 ci si sposterà a Giovi Bottiglieri, presso l’anfiteatro della tenuta dei Normanni per ascoltare il Marco Zurzolo Quartet con il leader al sax alto, Marco De Tilla al contrabbasso, Carlo Fimiani alla chitarra e Vittorio Riva alla batteria, in “I Napoletani non sono romantici…”, un concerto a cura Coldiretti Salerno in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, per una nuova visione della musica, che trova la sua ratio nella fusione di suoni e linguaggi diversi, che coesistono ed impregnano la nostra cultura che va dal Jazz alla Canzone Napoletana fino a raggiungere quella del Mediterraneo.
Il 22 luglio, nell’area archeologica, sarà la prima giornata della danza, con l’ARB Dance Company, in “Beyond Boundries”, un lavoro che cerca di esplorare le prospettive di reclusione di ogni artista. Esaminato attraverso la lente delle esperienze pre e post pandemia, per poi procedere con La Dance Company in “Legami”, in cui gli artisti attraverso il linguaggio del corpo sottolineano il concetto di legami che dal nulla collegano tutto, quelle forze invisibili e inspiegabili. Ritorno al jazz il 27 luglio con il trio del crooner e pianista Walter Ricci, che proporrà un suo particolare percorso tra i grandi classici con Tommaso Scannapieco al doublebass e Luigi del Prete alla batteria.
Seconda serata di danza il 28 luglio con l’Associazione Campania Danza, impegnata in “Tracce di Danza”, un progetto speciale che coinvolge giovani coreografi e dà loro l’opportunità di esprimersi nel proprio linguaggio coreografico e portare in scena le loro creazioni. Il 29 luglio i Concerti d’Estate sono in tour ad Aquara con i Musicastoria di Francesco Granozi, presso l’Azienda agricola di Cinzia Maucione, in cui la musica popolare della formazione di Francesco farà da contrappunto all’olio e al vino ivi prodotti.
Gran finale il 30 luglio con Nino Rota “La dolce vita del Cinema”, uno spettacolo a cura di Sergio Mari e Fabio Marone con gli arrangiamenti di Giovanni Liguori in collaborazione con “Salerno classica” e i solisti della Salerno Sinfonietta, che ci farà curiosare nel laboratorio del compositore per carpire alcuni ‘segreti del mestiere’, ad esempio quella peculiare prassi combinatoria che si alimenta di quelle particolari suggestioni che hanno fatto entrare nel nostro sentire ogni melodia dell’amico magico. Il concerto avrà il suo Preludio Noir a cura dell’Associazione Porto delle Nebbie, presieduta dalla giornalista e scrittrice Piera Carlomagno.