“La medicina ha sempre vinto fino ad oggi e sono sicuro che vincerà ancora una volta, anche contro questo virus, ma non a breve”. E’ stato il dottor Natalino Barbato, Responsabile del “Centro Covid -19 dell’Ospedale “Da Procida” di Salerno a lanciare un messaggio di speranza durante l’incontro da remoto intitolato “Da Salerno a Milano, insieme contro il Covid 19” organizzato dal Club Rotary Salerno Nord dei Due Principati, presieduto dal dottor Carmelo Orsi, con la collaborazione attiva del Club Rotary Salerno Duomo, presieduto dall’avvocato Alberto Cerracchio, ( con il supporto del socio Francesco Dente), in interclub con i Club rotariani: Rotary Club Salerno a.f. 1949 ( presidente Rocco Pietrofeso); Club Rotary Salerno Est ( Dino Bruno) ; Rotary Club Salerno Picentia ( Antonio Vicidomini) ; Club Rotary Isola di Capri ( Antonino Moccia);Club Rotary Sala Consilina e Vallo di Diano ( Rosanna Alaggio); Club Rotary Nocera Apud Montem (Aiello Miranda); Club Rotary Rogliano Vallo del Savuto, (Vitantonio Di Gioia); Club Rotary Montefalcone Grado (Sergio Signore); Rotaract Club Salerno Duomo, ( Claudia Cerracchio); Rotaract Club Campus Salerno ( Vincenzo Adinolfi); Rotaract Club Castellammare ( Catello Fontanella); Club Rotary Milano Castello, presieduto dall’avvocato Marco Loro che ha ricordato i numeri della Regione Lombardia:” A marzo ci sono stati 12000 ricoveri in terapia intensiva. Ad aprile invece ne abbiamo avuti 7000. Sempre a marzo abbiamo avuto 43000 positivi e 75000 ad aprile. Abbiamo avuto 17000 decessi”.
Il dottor Barbato, Past President del Club Rotary Salerno Duomo, ha spiegato che in questo periodo si è incrementato il numero di pazienti positivi.: ” Al “Centro Covid – 19”, ristrutturato nel mese di marzo in circa trenta giorni, ci sono 117 posti letto. Nella divisione che dirigo, che consta di un reparto di sub intensiva e uno a bassa intensità di cura, dal 20 marzo all’8 giugno abbiamo trattato 20 pazienti; dal primo ottobre al 28 ottobre , invece, abbiamo in cura 53 pazienti e sono rimasti soltanto tre posti liberi”. Il dottor Barbato ha spiegato che :” L’80% circa dei positivi è asintomatico. Il restante 20% è costituito da pazienti che non hanno patologie pregresse , quindi con problemi minori, ma anche da pazienti che hanno patologie neoplastiche, diabetiche, cardiopatiche, o polmonari, e quindi i problemi sono gravi”. Sulla possibilità di attivare un nuovo periodo di lockdown il dottor Barbato ha spiegato che:” Ognuno di noi dovrebbe comportarsi come se stesse in lockdown: già a partire da giugno/ luglio, avremmo dovuto stare più attenti a rispettare le distanze e a indossare le mascherine”. Al focus sul Covid – 19 ha partecipato il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, dirigente Servizio Igiene Pubblica ASL Salerno, che ha ricordato che attualmente abbiamo, in Provincia di Salerno, 4750 positivi “ Da settembre è iniziata la diffusione esponenziale del virus: da marzo a giugno avevamo 750 positivi”. Il dottor Tozzi ha anche spiegato che è importante fare il tampone naso-faringeo solo dopo alcuni giorni dal contatto con una persona positiva al Covid – 19:” Fare un tampone immediatamente dopo il contatto è inutile perché non c’è ancora presenza di virus. Il tampone è uno strumento che serve per tracciare la diffusione della malattia nella popolazione. A Salerno ci stiamo attrezzando per riuscire a dare risposte più immediate Abbiamo acquistato nuove macchine. Al laboratorio di Eboli tra una settimana avremo una nuova macchina che ci consentirà di fare mille tamponi al giorno. Anche all’Ospedale di Agropoli stiamo per attivare una macchina per fare i tamponi e a breve saremo in grado di inviare direttamente a domicilio i risultati del tampone. Abbiamo anche attivato le USCA, delle unità di giovani medici che, con passione e senza timori, si recano nelle case per assistere direttamente i pazienti affetti da Covid-19”. La dottoressa Elena Galassini, anestesista – rianimatore, responsabile Emergenza Urgenza dell’azienda socio – sanitaria Fatebenefratelli Sacco di Milano, Responsabile della Commissione Effettivo del Distretto Rotary 2041, ha spiegato come il Rotary, insieme ai Club Rotaract, durante il periodo della prima ondata del Covid – 19 ha fatto la differenza sul territorio:” Molti ospedali sono riusciti a sopravvivere grazie anche alle nostre donazioni: paramenti, mascherine, termoscanner, respiratori”. La dottoressa rotariana ha raccontato con emozione come ha vissuto la sua esperienza in ospedale nel periodo della prima ondata di Covid:” Quando siamo riusciti a dimettere il primo paziente dalla rianimazione abbiamo pianto: non conoscevamo ancora gli effetti della malattia e ancora adesso non ne conosciamo gli effetti a distanza . I numeri della Lombardia sono ancora molto preoccupanti e la paura è quella di non riuscire a curare tutti”. La dottoressa Carolina Rescigno , Infettivologa, Dirigente del reparto malattie infettive a indirizzo neurologico dell’ Ospedale Cotugno di Napoli ha spiegato che con la seconda ondata sono aumentati i ricoveri di persone positive “Attualmente i contagi sono troppi e al Cotugno arrivano dai 50 ai 70 ricoveri al giorno. Anche noi stiamo avendo qualche difficoltà. Ci sono anche casi gravi tra persone che hanno un’età compresa tra i 30 e gli 80 anni Se non riusciamo a contenere il contagio bisognerà prendere al più presto delle misure drastiche ”. Presenti il PDG Marcello Fasano e l’Assistente del Governatore Anna Maria Jeraci Bio che ha portato i saluti del Governatore del Distretto 2100 Massimo Franco e ricordato che una delle aree d’intervento del Rotary è quella di combattere le malattie :” Il Rotary si è impegnato a sostenere , sin dal manifestarsi della pandemia, i sistemi sanitari nazionali, contribuendo a diffondere le misure anti contagio e a fornire attrezzature mediche”. (Foto di Francesco Dente).
Aniello Palumbo