La 367esima edizione dei festeggiamenti in onore del SS.Sacramento ha visto tra le partecipanti il sodalizio CAVALIERI BOLLA PONTIFICIA A.D.1394, il quale si è distinto per Fede, Compostezza, Gioia Vissuta e Trasmessa, riscuotendo tra la folla presente apprezzamenti e plausi.
Il casale ha come stemma rappresentativo quello Vaticano, a seguito della concessione da parte del Monsignor Vittorio Formenti nell’anno 2018 in Roma, sfoggiato con onore dal sodalizio a rappresentanza e al richiamo dell’evento storico del 7 agosto 1394 quando Papa Bonifacio IX con Bolla Papale eleva le TERRE de la CAVA a rango di città.
Nel maestoso corteo storico i figuranti del casale hanno portato propri costumi seicenteschi realizzati con famose sete di San Leucio a seguito di disegni dello stilista teatrale Marcello Di Donato e confezionati dalla rinomata sartoria Fortuna Di Domenico in Napoli.
I Cavalieri con Vessilli, Corazze, Bandiere, Chiarine, Tamburi ed i famigerati Pistoni (arma ad avancarica a salve), hanno ridato vita a vecchi fasti lasciati in eredità dai propri avi ad onore del SS.SACRAMENTO, simbolo di Pace, Fratellanza e Amore tra i popoli.
I loro colori Vaticani, Aragonesi e della nobile fedelissima città di Cava De’Tirreni, non sono passati inosservati, suscitando emozioni sopite e apprezzamenti.
Folklore e Solidarietà è il progetto che unisce il grande animo del casale il quale è sempre impegnato nel sociale.
Insomma una grande realtà cittadina che in pochissimo tempo ha travalicato i confini cittadini e regionali, difatti quest’anno parteciperanno anche al famosissimo ASSEDIO al castello di Gradara(PS).
Altro aspetto che lega il sodalizio alla tua cittadina è il ricorda in memoria della madre dei caduti in guerra MAMMA LUCIA, all’anagrafe Pisapia Apicella Lucia, ed il gruppo ogni 27 agosto ricorda l’anniversario della dipartita attraverso una Santa Messa celebrata in una piccola grotta al castello Sant’Adiutore , dove e’ stato fatto sorgere un piccolo altare con il Busto della stessa Mamma Lucia.
Il sodalizio interpreta il Folklore tramite: PASSIONE, FUOCO e COLORE. La “P”assione lega centinaia di figuranti di qualsivoglia età i quali, non si cimentano solamente nella preparazione all’evento storico, ma con inclusione e partecipazione sono attivi ad eventi culturali e solidali di volontariato a sostegno dei più deboli, con grande attenzione al reclutamento di donatori di midollo osseo, di organi e sangue, e la creazione del servizio civile è un’ulteriore conquista da parte del sodalizio. Il “F”uoco è elemento fondamentale per le esibizione e gli spari degli archibugieri, ma quello che brucia maggiormente e’ dentro ogni CAVALIERE, fuoco animato e sempre ardente per mezzo del suo FONDATORE e PASSIONALE Regio CAPITANEO Cav.GIUSEPPE FERRIGNO, al quale va il ringraziamento e il ricoscimento insieme ad altri fondatori vicini e lontani di aver potuto ammirare, anche questo anno, la gioia, i colori e la passione dei CAVALIERI A.D.1394, come ogni buon cittadino cavese.
IL “C”olore è l’elemento di gioia che vive tra i Cavalieri ed esalta le radici e la tradizione.
I componenti stessi a fine corteo hanno mostrano attraverso abbracci, cori, canti e messaggi, cosa significa essere Cavalieri.
*”Emozioni, Ansie, Paure..sono bastate le 4 battute di bacchette, che ci avvisavano della partenza, per portarle via e lasciarci scatenare l’inferno come solo noi sappiamo fare, incazzati ma allo stesso tempo felici. Oggi abbiamo raccolto quanto seminato durante questo anno. Grazie Ragazzi.”* scrivono i responsabili del settore Musici, in segno di riconoscenza verso i colleghi di reparto.
*”𝑽𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒐 𝒆𝒔𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒐.𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒓 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒕𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒓𝒆𝒔𝒑𝒊𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒊 𝒗𝒂𝒍𝒐𝒓𝒊, 𝒎𝒂𝒊 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒊 𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒕𝒐𝒓𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒂𝒗𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒂𝒍 𝒔𝒂𝒄𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒖𝒐𝒎𝒐 𝒆𝒅 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒂𝒓 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂́ 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒐𝒄𝒉𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒐𝒏𝒐.𝑸𝒖𝒊 𝒉𝒐 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒉𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒂𝒕𝒐 ,𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒓𝒊𝒏𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊”* scrive un socio con un passato in un sodalizio diverso a testimonianza di ció che si puó trovare in questo sodalizio
*”Sono l’uomo piú felice del mondo! Non riesco a dimenticare gli occhi di mio figlio di soli 18 mesi quando con me, l’ho portato in mezzo a noi, era estasiato dai nostri colori. Oggi ripassando per il duomo risuonavano in me gli applausi scroscianti ad accompagnare le nostre battute. Ora ho solo voglia di continuare”* scrive Roberto, un neo-tamburino alla sua prima rievocazione storica ed alla sua prima appartenenza ad un casale.
Con estremo sacrificio i soci tutti inorgogliscono le loro gesta e, l’affetto reciproco ed il rispetto altrui porta avanti il senso per il quale è nato il Sodalizio, con immenso senso di dedizione e appartenenza.