A portare i saluti del Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, è stato il professor Giuseppe Gargano, storico del medioevo, che ha raccontato la storia dell’Arsenale che un tempo era il cantiere navale dell’Antica Repubblica di Amalfi, dove si costruivano e riparavano le navi e dove oggi è allestito il Museo della Bussola, inventata da Flavio Gioia, e del Ducato Marinaro di Amalfi:” E’ l’unico arsenale medievale esistente in Italia, dell’undicesimo secolo, che conserva intatta la sua struttura in pilastri e volte a crociera che prima arrivava fino al mare. Qui è conservato ancora l’antico argano ligneo che serviva per il varo delle galee”. “Bagliori” è il secondo libro scritto dalla ventiduenne Melania Scarpa dopo “Camminando a Ritroso nel Tempo” del 2013. In questa silloge, attraverso 58 poesie e 4 racconti brevi: Vita, Pregiudizio, Amore e Speranza, che dividono il libro in quattro sezioni, Melania racconta le sue emozioni, i suoi stati d’animo, i suoi sogni come ha spiegato il professor Francesco D’Episcopo, già Professore Ordinario di Letteratura Italiana all’Università degli Studi “Federico II” di Napoli che ha sottolineato la grande maturità poetica di Melania Scarpa:” Deriva da una profonda maturità interiore che sta sempre più conquistando, sperimentando la vita. Questa nuova silloge non a caso s’intitola ”Bagliori”: sono i bagliori che la vita regala, sia nel bene, sia nel male. Melania ha particolari doti stilistiche che la fanno preannunciare come una poetessa di sicuro valore. Melania si muove nella scia della tradizione poetica italiana che rende con uno stile moderno e avvincente. Colpisce la varietà dei sentimenti che tratta in questo libro nel quale si impone la femminilità di Melania che ha voglia di diventare da crisalide, farfalla; di volare in un mondo che sia tutto suo, nel quale lei si possa riconoscere completamente”. La giovane Melania, che con le sue poesie ha vinto numerosi premi, attraverso i suoi versi, che sono un inno alla vita e alla speranza, ha messo a nudo la sua interiorità, il suo animo da bambina e contemporaneamente la sua anima guerriera:” Cerco di far comprendere soprattutto ai giovani l’importanza della poesia, della cultura: sono l’unico modo per superare i pregiudizi che esistono al mondo; che bisogna credere con forza ai propri sogni e trovare il bello anche dove non c’è”. A impreziosire la serata sono stati i giovani musicisti del Musiké Quartet: Paola Genovese al Flauto; Desiree Genovese e Tommaso Troisi al violino e Francesco Mosca al contrabbasso che hanno eseguito, con grande virtuosismo, brani di Bizet, Gardel, De Curtis, Jenkins e Pachelbel.
Aniello Palumbo
Scopri di più da Gazzetta di Salerno, il quotidiano on line di Salerno
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.