“ Nel 1989 la caduta del Muro di Berlino ha significato la fine delle due Berlino, la fine delle due Germanie, la fine delle due Europe: ha significato la speranza di un mondo unificato che andasse verso un più avanzato processo di democrazia e portasse la democrazia verso la terza fase: quella della democrazia globale. Dopo la caduta del Muro, che separava in due l’Europa, riprese la circolazione dei diritti e delle libertà” A spiegare l’importanza di un momento storico mondiale il professor Massimo Panebianco, Professore Emerito di Diritto Internazionale presso l’Università di Salerno, che ha introdotto il tema della serata rotariana intitolata “Trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino” organizzata al Grand Hotel Salerno dal Rotary Club Salerno a.f.1949, presieduto dall’ambasciatore Cosimo Risi, in interclub con gli altri Club Rotary cittadini: Rotary Salerno Est ( Carmine Nobile) ; Rotary Salerno Duomo, ( Giuseppe Cimmino); Rotary Salerno Picentia,(Carla Sabatella) e Rotary Salerno Nord dei Due Principati ( Vittorio Villari).
Interessante la lectio magistralis della professoressa salernitana Elda Morlicchio, Germanista e Rettrice dell’Università l’Orientale di Napoli, che ha spiegato come la caduta del Muro del 1989 abbia ricondotto la Germania in maniera molto stabile nell’ambito dell’Unione Europea:” La Germania riunificata, fin dall’inizio, ha espresso con molta forza di non avere un potere egemone, ma di lavorare in una Europa unita per evitare di ripetere gli errori del passato. I tedeschi hanno visto questa “rivoluzione pacifica”, che non ha richiesto spargimento di sangue, come una svolta importante della loro vita, anche se questa svolta è stata traumatica per tutti, perché improvvisamente tutti hanno dovuto rinunciare al loro passato. Il processo di riunificazione in Germania è stato lento e doloroso. Il Muro di Berlino era un po’ il simbolo di un’Europa divisa in un blocco sovietico e in un blocco occidentale: la sua caduta ha fatto sì che ci fosse una reale apertura verso i Paesi di tutto il blocco dell’Europa Orientale. La caduta del muro ha siglato la fine di questa divisione politica.. Un pezzo di muro non è stato distrutto, è stato lasciato per non dimenticare ”. Secondo il Magnifico Rettore Morlicchio oggi è impossibile pensare a un’Europa fatta da singole realtà isolate: ” Soltanto uniti possiamo avere una voce nel contesto politico globale internazionale” Le conclusioni sono state affidate al professor Giuseppe Acocella, Professore Emerito di Filosofia e Diritto presso l’Università Federico II di Napoli, che ha raccontato quelli che furono gli effetti immediati della caduta del Muro di Berlino:” Naturalmente l’unificazione della Germania, ma anche un cambiamento nella struttura tedesca che ha poi influenzato anche il modello europeo: ha aperto un processo storico di grande vantaggio per l’equilibrio europeo, ma anche delle contraddizioni che l’Europa e i singoli Stati non erano ancora pronti a ricevere”. In nome di tutti i presidenti rotariani l’Ambasciatore Cosimo Risi ha salutato e ringraziato i presenti e sottolineato l’importanza che ha la Germania in Europa::” La Germania è il vero leader europeo : è vitale per l’Europa ”. Presente anche la dottoressa Giovanna Mastrotisi, Governatrice del Distretto Rotary 2031, il Presidente del” Rotary Club Courmayeur”, Giovanni Noris; il Past Governor Gennaro Esposito e gli Assistenti del Governatore Pasquale Verre: Vincenzo Cestaro e Franco Dente.
Aniello Palumbo