Musica di qualità, nella splendida cornice dell’Area Archeologica di Fratte, grazie a Hub Music Project, l’innovativo hub musicale voluto da Franco Cappuccio, Alfredo Siniscalco, Gianluigi Palamone, Toto Valitutti e Giuseppe Riccio per proporre a una platea di salernitani e non solo, eventi caratterizzati dalla contaminazione e della contemporaneità, con artisti italiani e internazionali. Si parte il 13 luglio con Theo Croker, icona del Nu Jazz, per proseguire il 18 luglio con il neapolitand sound di Bassolino e il 25 luglio con l’alternative Indie dei La Crus. Il 4 settembre, la guest star sarà Erlend Otre Øye, cantautore e produttore discografico norvegese, noto soprattutto per essere – insieme a Eirik Glambek Bøe – parte dei Kings of Convenience.
Theo Croker è uno storyteller che parla attraverso la sua tromba. Un creativo che rifiuta i confini, l’artista nominato ai GRAMMY®, compositore, produttore, leader di pensiero e influencer, proietta la sua voce attraverso la musica. Dopo sette anni di soggiorno a Shanghai, Croker è atterrato con un suono originale ribollente nell’album del 2014 Afro Physicist, assistito da Dee Dee Bridgewater. Dopo il successo di Escape Velocity nel 2016, è salito a una nuova stratosfera con Star People Nation nel 2019. Il disco ha ottenuto una nomination nella categoria “Miglior Album Strumentale Contemporaneo” alla 62ª edizione dei GRAMMY®. Ha attirato un ampio consenso critico, inclusi Stereogum, Paste e The New York Times che l’hanno definito “un album che va dai battiti hip-hop vorticosi e alternativi al swing propulsivo fino ai passaggi affascinanti di percussioni africane. Attraverso tutto questo, il suono discreto della tromba di Croker tiene insieme la sua piccola band con sicurezza e aplomb”. Nel frattempo, ha anche prestato il suo sound ad album di successo, da J. Cole a Ari Lennox, mentre ha girato il mondo con la sua band molte volte. Nel 2020, si è ritirato nella casa della sua infanzia nel mezzo della pandemia globale e ha scritto il suo sesto album completo, in uscita nell’autunno 2021. Ad aprire il concerto sarà Bif. Bif è lo pseudonimo di Stefano Bifulco, cantautore salernitano classe ‘90. Musicista e autore dall’età di 16 anni, forma la sua prima band da chitarrista, i Drunky Lovers, con la quale gira la Campania sino ad arrivare Casa Sanremo. Nel 2012 decide di intraprendere la carriera da solita e negli anni tra il 2013 ed il 2017 studia canto con Germano Parisi e scrittura e composizione con Francesco Di Bella, Dario Sansone e Gnut maturando sia emotivamente che sotto il profilo artistico. Nel 2023 è uscito in vinile\digitale “Teorie \ Imprevisti” prodotto da L’Airone Dischi e stampato\distribuito da Desslab. Nel 2024 verrà pubblicato un nuovo EP dal titolo “Nodi” con cui Bif è a lavoro con Ludovico Marino, Vincenzo Liguori, Sam De Rosa de “Yosh Whale”. Bif è anche direttore artistico di una rassegna musicale a lume di candela che si tiene presso la chiesa sconsacrata de Imorticelli, nel cuore del centro storico di Salerno.
Bassolino è napoletano di nascita e di ideali. Conosciuto anche come Dario Bass, Dario Bassolino è pianista, produttore e compositore attivo nella scena jazz elettronica (e non solo) nazionale e internazionale. Ha all’attivo produzioni con Nicola Conte, LNDFK e Pellegrino, fra gli altri. Ha collaborato con Nu Genea, Kurtis Rosenwinkel, Jason Lindner, Asa Chang, Pink Siifu, Chester Watson, Paolo Fresu, System Olympia, Ghemon, Fitness Forever, Giuseppe Vitale, Stefano Costanzo, Pasquale Mirra, Voodoo Kid, Missey e moltissimi altri. Bassolino è il suo nuovo progetto. Anticipato dal singolo Napoli visionaria, l’album Città futura è uscito l’1 marzo 2024 per Periodica Records in Italia e per Jakarta Records sul mercato internazionale. A seguire il djset dei Logout. Logout Soundsystem è un trio di dj e collezionisti di musica in vinile, difficili da catalogare in un genere. I loro set sono sempre imprevedibili e ricchi di musica ricercata di ogni epoca.
I La Crus sono Mauro Ermanno Giovanardi (voce e testi), Cesare Malfatti (chitarre e campionatori). Completa la formazione a tutti gli effetti Alessandro Cremonesi, che è autore di molti testi e arrangiamenti, ma non partecipa direttamente alla vita “pubblica” del gruppo (dischi e concerti). Il gruppo nasce a Milano nel 1993 e incentra da subito il suo progetto artistico nell’ambito della musica d’autore contemporanea. Nel 1994 partecipa al Premio Tenco, al Premio Ciampi e all’album “I disertori”, un tributo a Ivano Fossati. Nel 1995 i La Crus approdano, attraverso la Mescal, al loro primo album, intitolato semplicemente “La Crus”, che si aggiudica il Premio Ciampi, quello della critica di Max Generation, il referendum di Musica & Dischi come miglior debutto pop&rock e la Targa Tenco ’95.
Nel gennaio del 1996 esce il mini-album “Remix”, rilettura di sei brani del loro album affidata a prestigiosi nomi della nuova musica italiana (Almamegretta, Casino Royale, Roberto Vernetti, Madaski, Technogod). Nello stesso anno il gruppo partecipa anche a “Battiato non Battiato”, il tributo dell’etichetta Cyclope al musicista catanese. Nel gennaio del 1997 viene pubblicato “Dentro me”, un album di ballate post-romantiche, presentato con un tour teatrale. L’album contiene un classico della nuova canzone italiana, “Come ogni volta”. Nel gennaio del 1999, il gruppo torna con la sua terza prova, “Dietro la curva del cuore”, un album ancora dedicato alle canzoni d’amore, che vede la partecipazione di numerosi ospiti.
A due anni di distanza arriva “Crocevia”, album interamente dedicato a cover della canzone d’autore italiana. Nel 2003 esce “Ogni cosa che vedo”. Nel 2005 il gruppo pubblica il suo settimo album, “Infinite possibilità”, accompagnato da un Dvd contenente alcuni cortometraggi realizzati da giovani registi emergenti. Nel 2008 torna con un nuovo album intitolato “Io non credevo che questa sera”, che segna la fine del progetto La Crus. Il duo Giovanardi-Malfatti si riunisce per l’occasione speciale del Festival di Sanremo 2011, cui partecipa nella categoria Artisti, con il brano “Io confesso” (il testo e la musica sono firmati da Giovanardi, con la collaborazione del musicista Matteo Curallo). Nel frattempo, Giovanardi cura un’attività solista che culmina nello splendido “Il mio stile”, vincitore della targa Tenco. Dopo l’incursione sanremese e alcuni appuntamenti nei teatri, i La Crus si riformano nel 2024 realizzando un nuovo album, “Proteggimi da ciò che voglio”, in cui confermano la loro abilità nel destreeggiarsi tra sperimentazione di impronta punk-rock e canzone d’autore. L’opening è affidato ai Fiori di Cadillac. Il progetto Fiori di Cadillac nasce nel 2010. La band produce musica attraverso un pianoforte, suoni sintetizzati, una chitarra, una batteria. I testi sono in italiano. Sul finire del 2013 viene pubblicato il disco “Cartoline”, al quale segue un lungo tour in club e festival nazionali. Nel 2017 comincia il lavoro di stesura del nuovo album sotto la guida e la direzione artistica di Giulio Ragno Favero. Il disco, composto da 9 tracce, viene ultimato nel 2018. Andrea Suriani, insieme a Favero, ne cura la produzione ed il missaggio. Il Mastering è di Giovanni Versari. I Fiori di Cadillac firmano per INRI Torino, che nei primi mesi del 2020 pubblica l’album. A causa dell’emergenza Covid, viene annullato l’intero tour della band, che decide quindi di riversare tutte le proprie energie nella composizione di nuovi brani. Il progetto, prodotto in collaborazione con Frank Sativa, produttore di artisti come Willie Peyote e storico dj di Tormento dei Sottotono, vedrà la luce in autunno 2023.
Il 4 settembre ospite d’eccezione sarà Erlend Otre Øye, cantautore e produttore discografico norvegese. Artista eclettico, nei suoi lavori ha attraversato generi musicali distanti fra loro. È noto soprattutto per essere – insieme a Eirik Glambek Bøe – parte dei Kings of Convenience, duo indie folk attivo dalla fine degli anni novanta e annoverato fra i principali esponenti del new acoustic movement ; è inoltre il frontman della band The Whitest Boy Alive, formazione berlinese di musica elettronica/indie pop, e della band siracusana La Comitiva, nonché co-fondatore dell’etichetta discografica indipendente Bubbles Records. In parallelo all’attività con i tre gruppi – oltre ad aver contribuito ad alcuni progetti dei Röyksopp, duo norvegese di musica elettronica – Øye ha intrapreso una carriera solista dal 2003. Dal 2012 risiede a Siracusa, in Sicilia.
Il Festival Hub Music Project è ospitato all’interno dell’ormai rodato contenitore dei Concerti d’Estate a Villa Guariglia, promosso da Tonia Willburger. Si ringrazia l’amministrazione provinciale e, nello specifico il presidente Franco Alfieri, il delegato alla cultura Francesco Morra per l’ospitalità e il patrocinio e la presidente della Fondazione Comunità Salernitana Antonia Autuori per la vicinanza e la partnership.
L’ingresso è consentito a partire dalle 21. I biglietti possono essere acquistati da Disclan (via Roma 32, Salerno) oppure tramite il circuito www.postoriservato.it. Sponsor: Iasa, Bcc, Homeo Service, Arredamenti Sud. Info: 3485680083. Mail: info@hubmusicproject.it.