Il filo di Arianna del percorso teatrale è l’esaltazione del viaggio amalfitano attraverso mondi lontani, con l’incontro di lingue e religioni diverse: storie di viaggiatori abbagliati dalle tinte calde dei deserti, che evocano l’Islam e ricordano le barbarie delle Crociate, la supremazia della flotta della Repubblica Marinara e i suoi traffici in terre distanti.
Amalfi, splendidamente ingioiellata e ornata di favolosi damaschi, racconta il suo passato e i suoi giorni pregni di echi arabeggianti.
Lo spettacolo riflette il tempo del più famoso titolo del nostro territorio “Il Ducato di Amalfi” dal 1 settembre 839 al 1400 circa.
La storia viene teatralizzata mettendo in scena la parola, la musica, i gesti ed affidando ad essi il dialogo con il presente, ossia la capacità di andare oltre il tempo.
Il “luogo” si trasforma in palcoscenico dove si accende l’anima e dove i colori e le sensazioni avvolgono l’uomo nella sua identità.
Il periodo storico deputato è ricchissimo di musica in cui la stessa non presenta, però, la funzione evocativa e rievocativa dello spirito, che noi moderni le attribuiamo.
Il medioevo si trasfigura ed allontanandosi dall’idea restrittiva di musica “intrattenimento/sollazzo” si è ricercata una fusione tra sonorità antiche ed effetti estremamente moderni.
Gerardo Buonocore
I scena Sagrato della Basilica
“Quei d’Amalfi”
Specchio di vita della Repubblica Amalfitana, attraverso l’esaltazione dei suoi momenti di corte, di festa,
di gloria e di celebrazione per l’incoronazione del nuovo Duca.
Dama: Carmen Palatucci
Mercante: Pasquale Bruno
Duca di Amalfi: Roberto Montanini
Voce Bambino: Alessandro Buonocore
Trombe: Stefano Rinaldi, Salvatore Caiazzo, Nicola Pio Cucini, Alessandro Pisapia, Angelo Landi
Giocoliere: Sara Lisanti
Tamburi: Antonio Apicella, Andrea Proto
Sbandieratori: Andrea Rispoli, Andrea Senatore, Dario Avagliano, Francesco Pio Avagliano
Gruppo di ballo: DanceWorks
Coreografie: Ettore Squillace
Direttore di scena: Costantino Amatruda
II scena LargoSolaio de’ Pastai
“Li Turchi so’ calati alla marina”
L’orrore delle incursioni sulle popolazioni rivierasche vista attraverso gli occhi di una donna amalfitana, vittima di ripetuta violenza.
Donna Amalfitana: Stefania Masala
Contrabbasso: Antonio Pepe
Gruppo di ballo: CampaniaDanza
Coreografie: Antonella Iannone
Direttore di scena: Gerardo Bonito
III scena Corso Vittorio Emanuele
“Ultramare”
Ricordo del viaggio dei mercanti amalfitani. La presenza degli sbandieratori rievoca il grande momento storico della Repubblica Marinara di Amalfi, con la forza suggestiva del lancio, del volo, del ritmo che ricorda l’andamento della nave che solca le onde verso le più grandi imprese.
Gruppo Sbandieratori e musici “Città Regia di Cava dei Tirreni”
IV scena Piazza Umberto I
“Din don dan … nel libro che ci sta?”
Carosello di personaggi medievali nella loro interpretazione più gaia.
Dama: Annarita Vitolo
Duca: Matteo Mauriello
Mercante: Raffaele Milite
Gruppo di ballo: MovimentinMusica
Coreografie e Direttore di scena: Marika Fattorusso
V scena Scavi di Villa Romana
” Deus lo vult – A Gerusalemme da Fra Gerardo Sasso”
In collaborazione con Scabec
Ricerca dell’identità di un crociato smarritosi dinanzi alla crudeltà operata in nome di Dio per la salvezza della Terra Santa.
Cavaliere Templare: Mario Aterrano
Cavaliere Ospitaliere: Laura Lazzari
Donna Saracena: Antonetta Capriglione
Guerriero Saraceno: Giuseppe Pisacane
Crociato: Mattia Ruocco
Direttore di scena: Alessandro Guadagno
Si ringraziano tutte le comparse ed i figuranti di Minori
Coordinamento di produzione: Antonio Porpora – Maria Giulia Giordano – Veronica Buonocore
Costumi: Trofimena Silvestri
Service audio/luci: Arcadia Service
Allestimenti: Tecnoservice illuminazioni
Bozzetti di scena ed ideazione scenografia: Giuseppe Carosetti
Realizzazione scenografie: Scenotech e Associazione “Think in white”
Realizzazione animazioni: Ciocciotun srl
Produzione animazioni: Diego srl
Casting: Machina s.r.l.
Direzione artistica: Stefania Masala