La Guardia Costiera ha sequestrato oltre due chili di “oro rosso”, grazie ad una complessa attività di indagine che ha visto intervenire personale militare appartenente alla capitaneria di porto di Salerno e agli uffici locali marittimi di Amalfi, Maiori, tutti agli ordini del Capitano di Vascello Giuseppe Menna. In particolare, la guardia costiera ha, nell’occasione, indirizzato la propria azione nell’ambito della costiera amalfitana, zona di particolare pregio naturalistico, per verificare la regolarita delle attività di pesca effettuate in tale specchio acqueo.
Dai controlli degli uomini del corpo delle capitanerie di porto e’ emerso, infatti, che due pescatori, senza essere in possesso della particolare autorizzazione per la pesca del corallo rosso, detenevano oltre due chili del prezioso “corallium rubrum” .
Il corallo è stato sequestrato e i pescatori abusivi sono stati denunciati a piede libero. Per tutelare l’integrità dell’ecosistema marino sono effettuati ripetuti controlli volti a prevenire e reprimere tutte quelle condotte in contrasto con le norme che salvaguardano l’ambiente e la biodiversità.
La pesca del corallo è infatti regolata da rigide norme di carattere nazionale e comunitarie che prescrivono stringenti accorgimenti in relazione alle misure, quantitativo minimo e strumenti per la cattura.
I controlli della Guardia Costiera proseguiranno anche durante l’arco invernale.