Grandissima affermazione della Costiera Amalfitana all’International Turin Cup Karate 2018; l’evento, giunto all’ottava edizione, si è svolto presso il PalaRuffini di Torino ed ha visto sfidarsi sul tatami oltre 750 atleti provenienti da 11 nazioni diverse.
Il giovane Antonio Cuomo, diciassettenne di Tovere di Amalfi ed atleta della Zen Do Kai di Conca dei Marini, ha conquistato ieri il terzo posto nella categoria Juniores -61 kg specialità Kumitè, alla fine di un percorso di gara brillante ed avvincente. Un risultato che premia i sacrifici e l’impegno del giovane atleta costiero, ragazzo umile e deciso che, tra un allenamento e una gara, non tralascia l’impegno scolastico, nemmeno in questi giorni di tensione agonistica. È soprattutto un podio che fa ben sperare per il futuro di tutta la scuola Zen Do Kai: l’Open di Torino è infatti il primo appuntamento della stagione agonistica e arriva alla fine di un intenso periodo di preparazione atletica in cui, come spiega il Maestro Alfonso Anastasio, “i carichi di lavoro sono ancora da smaltire. Il risultato di Antonio è quindi importante perché oltre a premiare il merito personale sarà sicuramente uno stimolo fortissimo per tutti gli altri ragazzi, a partire dai più giovani. Sono orgoglioso del suo percorso di crescita, non solo sportivo, e sono certo che questo è solo l’inizio… sappiamo che le competizioni a livello regionale, nazionale per non parlare di quelle internazionali sono difficili da affrontare, ma conosciamo le nostre potenzialità. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto e continuano a farlo ogni giorno, genitori dei ragazzi inclusi. Il nostro è un gruppo fantastico.”
Snobbato dai più, e troppo spesso ignorato dalle cronache sportive, il Karate è una disciplina dalle origini antichissime e ricca di significativi valori etici. Oltre ad essere uno degli sport più completi dal punto di vista fisico, in cui ogni fibra muscolare del corpo viene impiegata per sfruttare al meglio velocità, coordinazione, tecnica e potenza, il Karate è forse la disciplina che più di tutte insegna e realizza la vera etica dello sport: il rispetto per l’avversario, per se stessi e per il proprio corpo; una disciplina che, fin da bambini, educa ad una forma di agonismo sano e forma non solo buoni sportivi ma anche uomini migliori.