Nel giro di poco più di un mese, milioni di automobilisti italiani dovranno farsi carico della sostituzione degli pneumatici estivi, per montare quelli invernali o da neve. Questo intervento di manutenzione ordinaria non riguarda, però, coloro i quali hanno scelto di equipaggiare il proprio veicolo con un treno di gomme multistagionali, ossia quelle solitamente chiamate ‘4 stagioni’ oppure ‘all season’.
Si tratta di un tipo di pneumatico particolarmente versatile, il cui impiego determina una serie di vantaggi economici e pratici; non a caso, nel quadro di un momento complessivamente delicato per il mercato di settore, il segmento delle ‘4 stagioni’ è l’unico a non registrare un calo significativo delle vendite. In effetti, da alcuni anni, vi è una marcata tendenza, in Italia come in Europa, a preferire questo tipo di gomme rispetto a quelle stagionali. Inoltre, ciò è agevolato da un’offerta piuttosto ampia e diversificata: per farsi un’idea di quali e quanti modelli siano in commercio, è sufficiente sfogliare il catalogo digitale di un e-commerce specializzato come euroimportpneumatici, utile anche per valutare orientativamente i prezzi di vendita al dettaglio.
Il margine di risparmio economico (almeno sul breve e medio termine) e il vantaggio pratico sono certamente i due aspetti alla base del successo commerciale degli pneumatici 4 stagioni. Al contempo, però, vi sono altri fattori da valutare nella scelta di questa opzione rispetto ad altre. Di seguito, vediamo quando le gomme multistagionali rappresentano una soluzione valida e quando, invece, è preferibile montare le estive o le invernali, a seconda del periodo.
Caratteristiche principali delle gomme 4 stagioni
Poiché rappresentano a tutti gli effetti un ‘compromesso’ tra pneumatici estivi ed invernali, le ‘all season’ presentano caratteristiche intermedie comuni ad entrambe le tipologie di gomma.
La mescola, ad esempio, non è ‘dura’ come quella delle coperture estive né ‘morbida’ come quella delle invernali; discorso analogo vale per il battistrada: anche ad occhio nudo risulta scolpito da numerose tassellature ma non quanto una gomma da neve. Al contempo, la geometria delle scolpiture è più complessa di quella presente sugli pneumatici estivi (questi ultimi hanno una superficie piuttosto lineare, così da massimizzare l’area di contatto con il fondo stradale e ottimizzare l’aderenza sull’asciutto).
Vantaggio economico
Equipaggiare il proprio veicolo con un treno di gomme 4 stagioni consente, almeno sul breve periodo, di ridurre le spese di manutenzione. Da un lato, infatti, basta acquistare un solo treno di pneumatici anziché due per poter circolare liberamente tutto l’anno (a patto che le coperture abbiano la marcatura MS sulla spalla). In aggiunta, si eliminano le spese di rimessaggio e di montaggio delle gomme stagionali. Anche dal punto di vista strettamente pratico, viene meno l’incombenza di doversi recare due volte l’anno in officina per fare il cambio gomme in primavera e in autunno.
Potenziali svantaggi
Il margine di risparmio economico si riduce sul lungo termine per un motivo molto semplice: a differenza delle gomme stagionali, le ‘all season’ vengono utilizzate tutto l’anno. Ciò comporta una maggiore usura – in relazione al chilometraggio effettivo del mezzo – e, quindi, una minor durata complessiva delle coperture. In genere, infatti, le 4 stagioni hanno una vita media di circa 20.000 km mentre le gomme stagionali possono sopportare un chilometraggio compreso tra 40.000 e 45.000 km.
Quando sceglierle
Alla luce di quanto evidenziato fin qui, possiamo concludere che le ‘4 stagioni’ sono adatte soprattutto a condizioni di utilizzo ‘intermedie’, che non determinino sollecitazioni o stress eccessivi. Temperature molto rigide (al di sotto dei 7°) o estremamente elevate, così come un fondo stradale innevato, ghiacciato o infangato, limitano le capacità prestazionali delle gomme 4 stagioni. Pertanto, queste ultime sono adatte principalmente a veicoli destinati a chilometraggi medio-bassi in contesti di utilizzo urbano o extraurbano, in regioni o aree dove le temperature e i fenomeni atmosferici non raggiungono livelli estremi.