Rubriche Gli incentivi per i veicoli industriali sono già terminati Di Redazione Gazzetta di Salerno - 20 Gennaio 2025 (Adnkronos) – I 25 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Decreto del 6 agosto 2024 per il rinnovo del parco veicoli industriali si sono rivelati insufficienti, i fondi sono terminati in pochissimo tempo e la percentuale di prenotazione ha ampiamente superato il 100%. Nel dettaglio: Acquisizione di veicoli a trazione alternativa: a fronte di un importo erogabile di soli 2,5 milioni di euro, la percentuale prenotata ha raggiunto il 151,6%. Radiazione per rottamazione di veicoli pesanti con contestuale acquisizione di veicoli Euro VI step E: con 15 milioni di euro allocati, la quota di prenotazione è risultata del 161,1%. Acquisizione di rimorchi e semirimorchi: i 7,5 milioni di euro disponibili hanno generato una percentuale di prenotazione del 249,5%. “Le risorse stanziate si sono rivelate palesemente inadeguate a soddisfare le domande delle imprese di autotrasporto, lasciando numerose aziende escluse dai benefici. È inaccettabile che questa situazione si ripeta ogni anno. I fondi assegnati dal MIT sono una goccia nel mare rispetto alle reali necessità del nostro settore e rappresentano l’ennesima opportunità persa per un reale svecchiamento di un parco circolante con un’età media di 15 anni. Un importo così ridotto non solo è del tutto insufficiente, ma finisce per distorcere la domanda, creando una corsa agli incentivi che non è sana né sostenibile”, dichiara Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE. Secondo Starace, è necessaria una profonda revisione delle politiche di incentivazione: “La nostra richiesta al Governo è chiara e largamente nota: è necessario aumentare cospicuamente le risorse disponibili, istituendo un Fondo pluriennale, almeno per i prossimi quattro anni, con una dotazione non inferiore a complessivi 700 milioni di euro: qualora non fosse possibile uno stanziamento di tale entità, crediamo sia più opportuno non prevedere affatto incentivi che finiscono per risultare inutili e controproducenti. Chiediamo, inoltre, che il nuovo schema incentivante non sia riproposto in futuro”. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info) Condividi:Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)Mi piace:Mi piace Caricamento...