a cura della D.ssa Giovanna Valente, Farmacista (lauree specialistiche in Farmacia e Farmacia Industriale) iscritta all’Ordine della Provincia di Napoli dal 2011.
L’asparago selvatico (Asparagus officinalis) appartente alla famiglia delle Liliacee,è una pianta erbacea alta 30-80 cm, la cui raccolta avviene nel periodo che va da aprile a giugno.sono verdi e si distinguono perché hanno uno stelo sottile ed un sapore leggermente amarognolo.
Sono formati da dal 90% di acqua e sono ricchi di provitamina A ,indispensabile per combattere i radicali liberi e proteggere la pelle, i capelli e le mucose, vitamine del gruppo B, vitamina K ,essenziale per la salute delle ossa e la coagulazione del sangue, vitamine C ed E, i sali minerali: magnesio, ferro, calcio, fosforo ed acido folico,raccomandato alle donne in gravidanza, potassio.Negli asparagi sono, inoltre, presenti l’asparagina, un amminoacido ad effetto diuretico, che aiuta a sciogliere gli acidi urico e ossalico, la rutina utile per proteggere i vasi sanguigni, la quercetina, un flavonoide dall’effetto antiossidante e antinfiammatorio.
L’elevato contenuto di potassio e di asparagina, attribuisce agli asparagi un’importante proprietà diuretica, disintossicante e depurativa su reni e fegato, utili, quindi, ad eliminare i liquidi in eccesso e purificare l’organismo dall’accumulo di scorie e tossine.
Per questo motivo, il consumo di asparagi è particolarmente indicato per chi soffre di ritenzione idrica e di ipertensione e per la prevenzione di calcoli alle vescica e ai reni.
Essendo ricchi di sali minerali, gli asparagi selvatici svolgono anche un’efficace azione rimineralizzante e grazie a tutte le sostanze contenute, in particolare alla vitamina K, il consumo di asparagi è consigliato anche per aumentare la fluidità del sangue e regolare la circolazione sanguigna.
La rutina contenuta negli asparagi svolge un’azione benefica sui capillari perché aiuta a rinforzarne le pareti.
Sono anche ricchi di fibre che favoriscono la digestione e facilitano il transito intestinale senza irritarne la mucosa, per questo sono indicati per chi soffre di stipsi ed intestino pigro.Essendo poveri di calorie, possono essere tranquillamente consumanti da chi segue una dieta ipocalorica, 100 gr. contengono, solo circa 24 calorie ed una bassissima percentuale di lipidi (circa 0,17 gr).
Il consumo di asparagi è sconsigliato in chi soffre di disturbi renali, cistite, calcoli renali e vescicali, gotta e prostatiti in quanto, la purina (da cui deriva l’acido urico) contenuta in questo alimento,irrita i reni e in chi è allergico all’acido acetilsalicilico.