Givova Scafati, vittoria di corto muso nel posticipo contro Brindisi.

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Tanta sofferenza, ma quanta soddisfazione nei volti di tifosi, atleti e staff gialloblù al termine di una sfida di basilare importanza per il cammino della Givova Scafati verso la permanenza in serie A. Con il punteggio di 85-84 è stato bissato il risultato della gara d’andata a campi invertiti ed alla Beta Ricambi Arena PalaMangano è stata battuta l’Happy Casa Brindisi nella venticinquesima giornata del campionato.

I padroni di casa hanno avuto il merito di averci creduto fino alla fine e di aver giocato con la determinazione e la cattiveria necessaria per restare in partita al cospetto della fisicità e dell’atletismo degli avversari, anche quando l’esito finale appariva già scritto. Nel concitato finale di una gara equilibrata anche nel riscontro delle statistiche, grazie anche al supporto del pubblico amico, si è riusciti ad evitare la sconfitta, incamerando due punti fondamentali nella lotta per non retrocedere.

LA PARTITA

Comincia di gran carriera la Givova Scafati che difende forte e, con Okoye particolarmente ispirato, si porta 8-0 al 2’. Ci prova Perkins a svegliare la Happy Casa Brindisi (10-4 al 3’), poi, con l’ausilio dei compagni ed in particolare dell’ex Lamb, l’incontro si riequilibra (16-16 al 7’). Entrambi gli allenatori attingono dalle panchine, mentre la gara si infiamma e sale di intensità, con Hannah bravo a dettare i ritmi del gioco. Trascorrono i minuti, ma il punteggio si mantiene equilibrato, con il primo quarto che termina in perfetta parità 23-23.

La breve pausa fa bene ai pugliesi che difendono con ordine e compattezza, raggiungendo, con Reed sugli scudi, il +5 all’11’ (23-28). Coach Sacripanti ferma subito il cronometro: i suoi uomini, trascinati da Pinkins, grazie al buon gioco sotto le plance, ritrovano la parità 30-30 al 14’. Qualche minuto di appannamento difensivo e pessime percentuali realizzative da tre punti costano ai gialloblù il -7 al 15’ (30-37), che poi diventa -12 al 18’ (38-50), passivo e punteggio con cui si chiude la prima parte di gara.

Cambiano i canestri d’attacco ma non il canovaccio della sfida, che resta saldamente nelle mani brindisine, nonostante i tentativi di Stone e Hannah di assottigliare il divario (48-58 al 25’). Poche idee, tanti errori e poca determinazione caratterizzano queste fasi della sfida dei gialloblù, che si affidano alle iniziative dei singoli per provare a rimettere in piedi la contesa, ma con risultati altalenanti (53-67 al 28’). Coach Sacripanti prova a strigliare i suoi, che terminano il terzo periodo sotto 62-68, grazie alla ritrovata verve nel tiro da tre punti.

È un’altra Scafati quella in campo in questa fase della gara: una squadra vogliosa, determinata e combattiva, che riprende a macinare gioco e canestri (67-70 al 32’), ma che si ritrova a fare comunque i conti con una Happy Casa che non intende mollare (67-73 al 33’). Capitan Rossato continua a trascinare i compagni, tirando con percentuali monstre (73-75 al 34’), supportato in fase offensiva da Logan, così da rimettere il naso avanti al 35’ (76-75). Ed è proprio il “professore” a permettere ai locali di restare in vantaggio (83-80 al 38’). Con esperienza e tanta cattiveria agonistica, complice qualche indecisione avversaria e nonostante qualche errore che poteva anche costare a caro prezzo, la Givova riesce a restare avanti fino alla sirena conclusiva, che sancisce il successo di misura 85-84.

LE DICHIARAZIONI

Il capo allenatore Stefano Sacripanti: «Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi non tanto per la partita quanto per la maniera con cui si è allenata nel corso della settimana. A Reggio Emilia meritavamo di vincere. Stasera forse meno, perché abbiamo subito il dominio fisico, la possenza e l’atletismo degli avversari. Le cose sono andate meglio solo quando abbiamo difeso a tutto campo, senza raddoppi, ed abbiamo fatto spostare le loro posizioni iniziali sui giochi d’attacco. Non aspettavamo loro che ci aggredivano, ma li abbiamo aggrediti noi e siamo così riusciti a vincere la sfida. Mi è venuto un infarto quando abbiamo buttato via il possesso sull’ultima rimessa laterale, ma queste sono partite che vivono di episodi. Se ci alleniamo come abbiamo fatto nei giorni scorsi e ci crediamo come abbiamo fatto oggi, allora possiamo farcela. Abbiamo subito 50 punti nella prima parte di gara, sotto i colpi dei loro esterni, mentre noi avevamo fatto registrare 0 su 8 da tre punti, cosa inusuale per noi. Un aiuto fondamentale ci è stato dato dal calore del nostro pubblico, che ci ha trascinato con energia. Non siamo salvi e neppure spacciati, mancano cinque partite che per noi devono essere cinque finali. Mi aspetto nelle prossime due gare interne un palazzetto stracolmo. Stiamo dando tutto quello che abbiamo, dobbiamo crederci e andare ora a Pesaro a disputare una gara intensa e dura».

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI 85 – 84 HAPPY CASA BRINDISI

GIVOVA SCAFATI: Stone 6, Okoye 8, Fonisto n. e., Mian, Hannah 13, Pinkins 14, De Laurentiis, Rossato 13, Imbrò, Thompson 12, Tchintcharauli n. e., Logan 19. Allenatore: Sacripanti Stefano. Assistenti Allenatori: Ciarpella Marco, Mazzalupi Emanuele.

HAPPY CASA BRINDISI: Burnell 11, Reed 17, Flores n. e., Bowman 6, Harrison 11, Lamb 7, Mascolo 8, Bocevski n. e., Mezzanotte 5, Riismaa n. e., Bayehe 3, Perkins 16. Allenatore: Vitucci Frank. Assistenti Allenatori: Corbanio Fabio, Consoli Mattia.

ARBITRI: Begnis Roberto di Crema (Cr), Bettini Gabriele di Bologna, Noce Sergio di Latina.

NOTE: Parziali: 23-23; 15-27; 24-18; 23-16. Falli: Scafati 24; Brindisi 28. Usciti per cinque falli: Thompson. Tiri dal campo: Scafati 28/65 (43%); Brindisi 29/67 (43%). Tiri da due: Scafati 29/35 (54%); Brindisi 21/39 (54%). Tiri da tre: Scafati 9/30 (30%); Brindisi 8/28 (29%). Tiri liberi: Scafati 20/24 (83%); Brindisi 18/23 (78%). Rimbalzi: Scafati 38 (13 off.; 25 dif.); Brindisi 38 (13 off.; 25 dif.). Assist: Scafati 18; Brindisi 13. Palle perse: Scafati 11; Brindisi 12. Palle recuperate: Scafati 3; Brindisi 7. Stoppate: Scafati 1; Brindisi 1. Spettatori: 3.280 circa.