Dopo Bergamo, è la Fortitudo Agrigento ad imposi al PalaMangano nella nona giornata del campionato di serie A2 (girone ovest) e a condannare alla sconfitta interna la Givova Scafati.
E’ però una sconfitta che brucia parecchio, per la maniera in cui è arrivata, dopo un over time, al termine di una prova non convincente e contro un avversario con l’organico decimato dagli infortuni. Se tra le fila locali mancava infatti ancora il playmaker Tommasini, tra quelle ospiti mancavano sia la guardia Evangelisti che il centro Guariglia.
La sfida comincia con quattro triple consecutive, botta e risposta tra Bell e Ammannato, che fanno entrare sin da subito la sfida nel vivo (6-6 al 3’). I tre falli commessi da Rossato in pochi minuti costringono coach Lardo a richiamarlo in panchina, mentre la sua Scafati finisce sotto nel punteggio (10-15 al 5’). Sul fronte opposto, Fontana dalla linea della carità tiene i suoi avanti (15-18 al 7’), ma Contento e Ammannato costruiscono il mini parziale di 5-0 che riporta avanti i gialloblù (20-18 al 9’) solo momentaneamente, perché la prima sirena suona sul 22-22.
La tripla iniziale di Romeo illude il PalaMangano (25-22 al 11’), perché poi arrivano nove punti di fila di marca isolana, firmati da Sousa, Fontana e Pepe, che rimettono in testa la Fortitudo (25-31 al 14’). La Givova fatica a trovare fluidità di gioco offensivo e pecca in attenzione difensiva, lasciando il campo alla compagine ospite, che allunga 26-35 al 15’. La difesa a uomo a tutto campo e l’ingresso in campo di Rossato interrompono la negatività del momento: la Givova cresce d’intensità e riduce il divario con un parziale di 6-0 (32-35 al 18’). Un ispirato Ambrosin però permette ai suoi di guadagnare gli spogliatoi avanti 36-41.
La ripresa delle ostilità si caratterizza per gli errori commessi su entrambi i fronti. Italiano ha il tempo di realizzare il primo canestro (38-41 al 22’) e poi viene richiamato in panchina per aver commesso il suo personale quarto fallo. Thomas realizza la tripla del pareggio (41-41 al 23’) ed infiamma nuovamente la sfida, che si mantiene sui binari di un costante equilibrio (bene Ammannato) nei minuti a seguire (45-46 al 26’; 48-49 al 28’; 50-50 al 29’), fino al termine della frazione (54-55).
Due triple consecutive di Bell e Pepe spediscono gli isolani avanti 54-61 al 32’. La Givova non ci sta, infittisce le maglie della difesa e reagisce con vigore alle giocate biancoazzurre. Contento, Ammannato e Thomas suonano la carica e riaprono le ostilità (64-65 al 35’). E’ un buon momento per la truppa gialloblù, che però subisce le triple consecutive di Pepe e Bell, finendo nuovamente sotto 65-71 al 38’. Coach Lardo chiama time-out e i suoi, nonostante l’uscita di scena di Ammannato per raggiunto limite di falli, rispondono bene: Contento dalla lunetta e Ammannato in penetrazione tengono accesa la speranza (70-71 al 39’). La sfida si decide nell’ultimo giro di lancette: Ambrosin va in lunetta e fa 2 su 2 (70-73); Lardo chiama time-out; Thomas mette la tripla del pareggio (73-73); Ciani chiama time-out; Bell sbaglia la tripla; Rossato sbaglia il buzzer beater. Così, sul punteggio di 73-73, si va all’over time.
Il supplementare si caratterizza per i canestri alternati da una parte e dall’altra, mentre il punteggio resta in parità (77-77 al 43’). Anche in questo caso, tutto si decide nell’ultimo minuto: Pepe realizza la tripla del vantaggio (77-80); Sousa commette fallo antisportivo; Contento dalla lunetta fa 1 su 2 (78-80); Lardo chiama time-out; Thomas si prende fallo, va ai liberi e fa 1 su 2 (79-80); fallo sistematico su Pepe, che è implacabile dalla linea della carità (79-82); Romeo sbaglia la tripla; ancora Pepe dalla lunetta fa bottino pieno e regala la vittoria ad Agrigento, che si impone 79-84.
Dichiarazione di coach Lino Lardo: «Abbiamo buttato via una occasione incredibile di vincere una partita giocata male. Siamo stati bravi a riprenderla, con un secondo tempo energico, ma abbiamo giocato male e, ciononostante, l’abbiamo ripresa. Poi nel supplementare si sono viste tutte le nostre difficoltà di giocare insieme. La chiave era abbastanza semplice: buttare la palla dentro e giocare con Ammannato e Goodwin, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo problemi ad impostare il gioco, perché ci manca un playmaker di ruolo, si sente molto la mancanza di Tommasini. Facciamo fatica quando le cose non vanno bene, mentre Agrigento si è dimostrata più solida, vincendo meritatamente. Abbiamo sciupato una occasione pazzesca di vincere, pur non giocando bene. L’energia e la cattiveria del secondo tempo non è bastata, bisogna avere il coltello tra i denti per 40’, almeno finché in attacco non diventeremo più concreti».
I TABELLINI
GIVOVA SCAFATI 79
M RINNOVABILI AGRIGENTO 84
GIVOVA SCAFATI: Goodwin 8, Zaccaro n. e., Romeo 5, Contento 12, Ammannato 24, Rossato 5, Giordano n. e., Thomas 21, Italiano 2, Esposito n. e., Sgobba 2. ALLENATORE: Lardo Lino. ASS. ALLENATORE: Luise Sergio.
M RINNOVABILI AGRIGENTO: Bell 20, Cannon 6, Evangelisti n. e., Cuffaro, Sousa 9, Ambrosin 15, Guariglia n. e., Zilli 8, Pepe 17, Fontana 9. ALLENATORE: Ciani Franco. ASS. ALLENATORE: Dicensi Luigi.
ARBITRI: Ursi Stefano di Livorno, Centonza Michele di Grottammare (Ap), Mottolo Christian di Taranto.
NOTE: Parziali: 22-22; 14-19; 18-14; 19-18; 6-11. Tiri dal campo: Scafati 26/71 (37%); Agrigento 27/56 (48%). Tiri da due: Scafati 17/43 (40%); Agrigento 15/30 (50%). Tiri da tre: Scafati 9/28 (32%); Agrigento 12/26 (46%). Tiri liberi: Scafati 18/23 (78%); Agrigento 18/21 (86%). Falli: Scafati 24; Agrigento 24. Usciti per cinque falli: Ammannato, Zilli. Rimbalzi: Scafati 33 (22 dif.; 11 off.); Agrigento 41 (33 dif.; 8 off.). Palle recuperate: Scafati 3; Agrigento 2. Palle perse: Scafati 11; Agrigento 22. Assist: Scafati 13; Agrigento 15. Stoppate: Scafati 3; Agrigento 1. Spettatori: 1.100 circa.