Grinta, personalità e sfacciataggine non sono bastate alla Givova Scafati per imporsi al palasport Taliercio contro i padroni di casa dell’Umana Reyer Venezia, che si è aggiudicata la partita d’esordio del campionato di serie A 2022/2023 con il risultato di 80-69, al termine di una bella partita, divertente e dai contenuti tecnici ed agonistici davvero intensi.
Non inganni il punteggio finale, perché la compagine dell’Agro si è resa protagonista di una gara coraggiosa e spavalda, condizionata da un calo di rendimento nella parte centrale del match in cui gli uomini di coach De Raffaele hanno saputo sfruttare le falle del gioco avversario e far valere il proprio superiore tasso tecnico.
Alla fine ha vinto la squadra che ha avuto le migliori percentuali di tiro e che ha giocato meglio d’insieme (24 assist). Gli sconfitti sono però comunque usciti dal campo a testa alta, con il merito di aver giocato per larghi tratti alla pari del più quotato avversario e di averlo messo in difficoltà in svariati frangenti, senza mai mollare, neppure negli ultimi minuti di gara, ovvero quando, nonostante il -20, ha trovato la forza di reagire e non crollare, mostrando quello spirito combattivo necessario per provare a conquistare quanto prima la salvezza.
LA PARTITA
E’ l’ex Stone l’uomo in più della Givova Scafati in avvio di gara, colui che permette ai gialloblù di tenere la vetta temporanea del match (5-6 al 3’). Gli dà manforte il rientrante Thompson (10-11 al 4’). I due statunitensi tengono in piedi l’intero attacco (10-13 al 5’), coadiuvati anche da un Pinkins sfrontato, che, con cinque punti di fila, porta avanti 12-18 i gialloblù, costringendo coach De Raffaele al time-out. Entrambi i tecnici iniziano a dare spazio agli uomini della panchina. La Reyer prova ad accelerare, ma Ikangi e De Laurentiis, in maniera sfrontata, sopiscono le velleità avversarie (15-23 all’8’). Venezia però inizia a stringere le maglie difensive e rosicchia qualcosa prima della sirena che chiude la prima frazione (21-25).
Freeman, Willis e Bramos annullano il divario (27-27 al 14’) di una sfida giocata a viso aperto dagli scafatesi, senza timori reverenziali, in cui però i padroni di casa fanno valere l’esperienza ed il proprio superiore tasso tecnico. Il primo vantaggio orogranata è di metà frazione, grazie ad una tripla di Spissu (30-29). Willis, Freeman e Watt sono i protagonisti di questa fase di gara, in cui i gialloblù hanno un momento di appannamento; ne approfittano invece i lagunari per crivellare la retina e prendere il largo (37-29 al 17’). Lamb e Rossato non lasciano scappare l’avversario (37-34 al 18’), ma Willis è il mattatore dei minuti che separano i quintetti dall’intervallo lungo, autore anche del canestro da metà campo sulla sirena, che ferma il punteggio sul 45-37.
Un canestro di Spissu al 22’ porta per la prima volta l’Umana in doppia cifra di vantaggio (49-39). La Givova è annichilita, fatica a contenere l’energia dei padroni di casa, che allungano 55-41 al 24’ con Willis. Ogni tentativo di rimonta dei viaggianti si scontra col muro dei veneti che spingono il piede sull’acceleratore (63-48 al 18’), approfittando delle polveri bagnate di capitan Rossato e soci, che smarriscono la via del canestro, mentre in difesa faticano a contenere l’energia e la fisicità dei locali, tra cui spicca lo spagnolo Sima. La terza sirena suona sul 67-50.
In avvio di ultima frazione è Granger a firmare il +20 veneziano (70-50 al 31’). Ma i campani non sono ancora morti, alzano l’intensità difensiva ed hanno un sussulto d’orgoglio. Piazzano quindi un break di 0-12 con Ikangi, Rossato e Thompson e dimezzano così lo svantaggio (70-62 al 35’). Con due schiacciate e un canestro consecutivi, Tessitori spegne le velleità avversarie (76-62 al 36’). Ciononostante, la partita non è ancora finita: Rossato è il protagonista delle ultime battute di gioco, in cui gli ospiti rosicchiano nuovamente qualche punto (78-69 al 39’), ma la sirena conclusiva suona mentre il tabellone elettronico segna 80-69.
LE DICHIARAZIONI
Il capo allenatore Alessandro Rossi: «Abbiamo affrontato una squadra forte, che alla lunga ha meritato di vincere. Noi dobbiamo invece dividere l’aspetto tecnico da quello emotivo: il secondo è stato positivo, perché abbiamo lottato dall’inizio alla fine, rientrando anche quando eravamo nettamente sotto, a dimostrazione del fatto che siamo una squadra che cerca di giocare ogni possesso; il primo invece lo dobbiamo migliorare, non possiamo accontentarci di aver comunque disputato una discreta partita, ma dobbiamo tornare in palestra amareggiati e delusi della sconfitta, consapevoli di dover lavorare sodo per colmare il gap che ci divide da formazioni come Venezia. Ci portiamo a casa un positivo inizio di gara, un approccio buono con la contesa, senza paura e timori riverenziali, ed anche un buon finale in cui abbiamo avuto un gran bel sussulto. I buchi avuti nel corso della partita alla fine ci hanno penalizzato».
I TABELLINI
UMANA REYER VENEZIA 80 – 69 GIVOVA SCAFATI
UMANA REYER VENEZIA: Spissu 3, Freeman 10, Bramos 9, Sima 6, De Nicolao, Granger 3, Chillo, Brooks 8, Willis 23, Chapelli n. e., Watt 6, Tessitori 12. Allenatore: De Raffaele Walter. Assistenti Allenatori: Tucci Gianluca, Billio Alberto, Bianchi Simone.
GIVOVA SCAFATI: Stone 11, Lamb 3, Thompson 14, Pinkins 11, De Laurentiis 4, Landi, Rossato 14, Henry 5, Monaldi 2, Ikangi 5. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistenti Allenatori: Nanni Francesco, Mollica Francesco.
ARBITRI: Rossi Michele di Anghiari (Ar); Lo Guzzo Carmelo di Pisa, Bartolomeo Antonio di Lecce.
NOTE: Parziali: 21-25; 24-12; 22-13; 13-19. Falli: Venezia 24; Scafati 22. Usciti per cinque falli: nessuno. Tiri dal campo: Venezia 32/61 (52,5%); Scafati 22/61 (36,1%). Tiri da due: Venezia 26/42 (61,9%); Scafati 17/40 (42,5%). Tiri da tre: Venezia 6/19 (31,6%); Scafati 5/21 (23,8%). Tiri liberi: Venezia 10/12 (83,3%); Scafati 20/25 (80,0%). Rimbalzi: Venezia 33 (6 off.; 27 dif.); Scafati 37 (14 off.; 23 dif.). Assist: Venezia 24; Scafati 14. Palle perse: Venezia 14; Scafati 14. Palle recuperate: Venezia 5; Scafati 4. Stoppate: Venezia 3; Scafati 1.