La prima panchina gialloblù di coach Caja coincide quindi con una sconfitta, al termine di una sfida in cui a fare la differenza è stata l’ottima percentuale di tiro dei locali sia da due (61,1% contro 51,5%), che da tre (47,2% contro 31%) e ai liberi (76,5 % contro 68,2%), nonché la coralità del gioco offerto, soprattutto in attacco (26 assist contro 16).
Mai avanti nel punteggio, ma costretta ad inseguire per l’intero arco della contesa, la truppa di patron Longobardi si è fatta notare solo a sprazzi, ha faticato a trovare continuità nel rendimento, anche per merito degli avversari e nonostante la miglior prova stagionale di Logan (24 punti), seguito in doppia cifra solo da Pinkins (18) e Rossato (10).
Buono l’esordio del lettone Butjankovs che, al di là dell’esito finale della partita, ha mostrato di avere ottime qualità e numeri importanti per dire la sua anche nel campionato di massima serie italiana e di poter contribuire fattivamente per risollevare le sorti della società scafatese, attualmente ultima, con due punti, in fondo alla classifica.
LA PARTITA
Il fromboliere Bendzius prova sin da subito ad imprimere il suo marchio di fabbrica all’incontro, ma Stone e Pinkins gli rispondono per le rime (6-6 al 2’). Il principale terminale offensivo isolano attende che il compagno Jones gli dia manforte per consentire ai suoi di piazzare il primo allungo della sfida (14-6 al 4’, che diventa 17-8 al 6’). Esordisce anche l’ultimo arrivato Butjankovs, che sotto le plance si mette in mostra su entrambe le metà campo. Mentre i due tecnici ruotano gli uomini a propria disposizione, la Dinamo raggiunge la doppia cifra di vantaggio (20-10 all’8’) e termina la prima frazione avanti 22-13.
Secondo quarto sulla falsariga del primo, con i padroni di casa a provare l’allungo e gli ospiti ad inseguire, con l’obiettivo di assottigliare il più possibile il divario. Non ci sono particolari sussulti fino a metà periodo. Il Banco di Sardegna resta costantemente in vantaggio, grazie anche alle ottime giocate di Treier, che riporta i suoi in doppia cifra di vantaggio al 16’ (35-24). E’ un buon momento per Sassari, che stringe le maglie della difesa e in attacco crivella con continuità la retina, raggiungendo il 42-25 al 18’, che costringe coach Caja al timeout. Gli ultimi minuti sono tutti di marca scafatese, anche in virtù di qualche fallo di troppo commesso dagli avversari, che permette ai gialloblù di assottigliare il divario, grazie alla precisione al tiro dalla lunetta e di andare così al riposo sotto la doppia cifra di svantaggio (45-36).
Dagli spogliatoi rientra una Givova Scafati molto più determinata e volitiva, che difende con cattiveria e agonismo, mentre in attacco è ordinata e lucida, così da ridurre le distanze in maniera sensibile (47-43 al 23’). Jones e compagni però non mollano, rialzano la testa e, dopo un leggero appannamento, in meno di un amen, ritrovano nuovamente un margine di vantaggio sostanzioso, superiore alla doppia cifra (57-45 al 24’). I locali sono particolarmente ispirati e, con la premiata ditta Jones – Bendzius, allungano 69-49 al 28’, mettendo una seria ipoteca sul match. Al terzo quarto il punteggio è sul 69-51.
La partita è praticamente finita qui. I campani non riescono a profondere un ulteriore sforzo per provare a rientrare in partita, mentre i sardi gestiscono con sapienza, trovando senza problemi e con continuità la via del canestro. Solo negli ultimi minuti capitan Rossato e compagni riescono a rosicchiare qualcosa e ad evitare di chiudere con un passivo pesante. Infatti, al suono della sirena il risultato è di 86-76.
LE DICHIARAZIONI
Il capo allenatore Attilio Caja: «Faccio i complimenti a Sassari, che ha vinto meritatamente dopo una partita combattiva ed aggressiva, corroborata dalle ottime percentuali di tiro. Noi invece non abbiamo avuto tanti giocatori con la stessa aggressività in campo. All’inizio abbiamo pasticciato un po’ in attacco, ma poi ci siamo ripresi e, in avvio di terzo quarto, abbiamo fatto vedere ottime cose, rientrando in partita e portandoci sul -4. Poi però abbiamo subito alcune triple in sequenza e ci siamo disuniti. E’ stata comunque buona la reazione finale, perché eravamo sotto di 25 punti ed abbiamo chiuso invece sotto di 10 punti. E’ da questa reazione che dobbiamo ripartire per il futuro, consapevoli di dover avere in campo un atteggiamento più importante sotto l’aspetto fisico, perché dobbiamo usare molto di più il corpo, cosa che oggi ho visto fare solo a Logan, Pinkins e Stone».
I TABELLINI
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86 – 76 GIVOVA SCAFATI
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Jones 19, Robinson 9, Kruslin 2, Gandini n. e., Devecchi, Treier 10, Chessa 9, Stephens 3, Bendzius 24, Gentile 1, Diop 6, Nikolic 3. Allenatore: Bucchi Piero. Assistenti Allenatori: Giorgio Gerosa, Giacomo Baioni.
GIVOVA SCAFATI: Stone 9, Lamb, Thompson 3, Caiazza n. e., Pinkins 18, De Laurentiis, Landi n. e., Rossato 10, Butjankovs 9, Monaldi 3, Tchintcharauli n. e., Logan 24. Allenatore: Caja Attilio. Assistenti Allenatori: Nanni Francesco, Mollica Francesco.
ARBITRI: Paternicò Carmelo di Piazza Armerina (En), Gonella Edoardo di Genova, Bartolomeo Antonio di Lecce.
NOTE: Parziali: 22-13; 24-23; 23-15; 17-25. Falli: Sassari 22; Scafati 18. Usciti per cinque falli: nessuno. Tiri dal campo: Sassari 28/54 (51,8%); Scafati 26/62 (41,9%). Tiri da due: Sassari 11/18 (61,1%); Scafati 17/33 (51,5%). Tiri da tre: Sassari 17/36 (47,2%); Scafati 9/29 (31,0%). Tiri liberi: Sassari 13/17 (76,5%); Scafati 15/22(68,2%). Rimbalzi: Sassari 29 (5 off.; 24 dif.); Scafati 33 (13 off.; 20 dif.). Assist: Sassari 26; Scafati 16. Palle perse: Sassari 13; Scafati 12. Palle recuperate: Sassari 4; Scafati 5. Stoppate: Sassari 3; Scafati 3.