In relazione alle sanzioni disciplinari comminate alla Givova Scafati Basket in occasione della gara di domenica scorsa ad Agropoli, il club esprime tutta la propria indignazione per i fatti accaduti.
La sfida del PalaDiConcilio è stata caratterizzata da un clima di estrema correttezza e cordialità, sia tra le opposte tifoserie che tra le squadre in campo, anche sottolineato dal sindaco di Agropoli Franco Alfieri, che ha definito l’evento come “un grande spettacolo di sport”.
Meritevole di sanzione sarebbe stato piuttosto il comportamento provocatorio di un atleta avversario, raccolto con garbo e correttezza dai nostri supporters, vittime inconsapevoli di comportamenti ritenuti invece indegni dagli arbitri.
Con riferimento alle offese presuntivamente perpetrate alle giacchette grigie, di cui uno retrocesso dalla massima serie a terzo arbitro in serie A2, è d’uopo sottolineare che determinate sanzioni pecuniarie vengono puntualmente comminate sempre in presenza dei medesimi arbitri, nei confronti dei quali, con riferimento a mastodontici errori sia tecnici che comportamentali (passi inesistenti fischiati a Mayo, fallo tecnico sempre a Mayo, tiri liberi non concessi a seguito di fallo ricevuto in penetrazione da Mayo, come si evince dal video della gara, tutto questo in momenti topici della partita) non ci risulta vengano mai irrogate sanzioni economiche.
Vogliamo farci portavoce di una protesta ormai diffusa nel mondo della pallacanestro contro questo tipo di sanzioni che rappresentano delle vere e proprie gabelle, che le società pagano alla Fip, soprattutto in relazione ai sostanziosi sforzi economici che le stesse già sostengono in un momento così gravemente colpito dall’attuale crisi economica.