Givova Scafati, gara 4 a Forlì per continuare a sperare.

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Non si è sopita l’amarezza p er la sconfitta subita in gara tre. Dirigenza, team e staff della Givova Scafati ha mal digerito il risultato finale della sfida, non tanto per la qualità del gioco offerto o per gli indubbi meriti della Unieuro Forlì, quanto piuttosto per l’andamento di una sfida condizionata dagli arbitri e da un metro di giudizio che non è stato equilibrato e coerente nel corso dei 40’ di gioco.

I timori della vigilia si sono rivelati più che fondati: non sarebbe stato semplice per le giacchette grigie gestire la tensione e la pressione di una sfida così importante, in un campo notoriamente caldo, dove il pubblico è avvezzo a trasformare il rettangolo di gioco in un’arena. In un simile contesto, la scelta di designare arbitri di primo pelo a certi livelli si è dimostrata infelice, così come infelice è apparsa la loro prestazione. I pochi falli fischiati a danno della squadra di casa, soprattutto nell’ultima parte di una gara equilibrata e combattuta (addirittura 10 a 3 a 5’’ dal termine), per giunta contro una squadra che gioca molto con gli atleti interni e che usualmente conquista parecchi falli, rappresentano solo un esempio, tra i dati statistici della partita, a riprova di quanto appena detto. Un altro dato importante ed esemplificativo in tal senso è il numero di volte in cui Scafati è andata in lunetta per i tiri liberi: ben 17 contro i soli 5 di Forlì nella prima parte di gara, sebbene sia stata a lungo sotto nel punteggio; al contrario, nella seconda parte, durante la rimonta, Scafati è andata in lunetta in sole 3 occasioni, contro le 21 di Forlì. Tanti fischi, poi, hanno destato perplessità, come ad esempio il fallo in attacco, poi corretto subito dopo dall’arbitro in fallo difensivo, fischiato sul punteggio di 85-85 (e quindi nel momento decisivo della sfida) a Fantoni su una presa di posizione di Rotondo in area, sebbene fino a quel momento il metro arbitrale avesse tollerato qualsiasi tipo di contatto fisico (come nell’azione precedente in cui lo stesso Fantoni era stato visibilmente spintonato al tiro e al successivo rimbalzo, rovinando gravemente al suolo), in tal modo adottando una decisione in totale contraddizione e antitesi alle valutazioni fin lì utilizzate.

Questi sono solo alcuni dei tanti dubbi provvedimenti adottati dal trio arbitrale, che hanno alimentato le polemiche ed il rammarico in casa Scafati, soprattutto alla luce della considerazione che, mentre al PalaMangano nelle prime due gare sono stati designati arbitri di comprovata esperienza ed affidabilità, lo stesso non è stato fatto per la sfida del PalaCredito di Romagna. Le vibranti ed impunite proteste di coach Valli nei confronti degli arbitri, al termine di gara due, negli spogliatoi del PalaMangano, hanno comportato la descritta situazione come sintomatica conseguenza, che si spera non venga replicata anche nella prossima e decisiva gara quattro, prevista per domani pomeriggio, ore 18, sempre in terra romagnola, nella quale ci si augura che sia solo il valore delle due squadre in campo a primeggiare e premiare la vincitrice, anziché gli altri elementi esterni, di cui nessuna delle due compagini necessita o merita di avere, in un senso o in un altro, soprattutto alla luce delle emozioni e dello spettacolo già mostrato finora e dell’importanza della posta in palio.
Sarà una gara quattro decisiva per i colori gialloblù, perché la vittoria è l’unico risultato possibile per tenere accesa la fiamma della speranza di salvezza in questo primo turno play-out. Il successo riporterebbe la sfida alla decisiva gara cinque, in programma mercoledì sera nuovamente al PalaMangano. Impresa difficile, ma non impossibile per la società dell’Agro, che anche nella recente sconfitta ha mostrato di avere i numeri e le carte in regola per mettere alle corde l’avversario ed imporsi lontano dalle mura amiche. Serve una prova d’orgoglio, una prestazione fatta di fisicità, agonismo e massima concentrazione, per piegare la resistenza dell’Unieuro Forlì e rinviare il verdetto finale di ulteriori tre giorni.

Dichiarazione del general manager Mario Corvo: «Siamo reduci da una gara tre condizionata, soprattutto nella sua seconda parte, da un arbitraggio infelice, ma dobbiamo prendere atto che anche i direttori di gara possono incappare in una giornata storta e farcene una ragione. Dobbiamo sfruttare al meglio questo brevissimo periodo che ci separa da gara quattro, per limare con piccoli accorgimenti quelle cose che nel corso della precedente sfida non hanno funzionato. Lo spogliatoio è unito e compatto, la delusione per la sconfitta ha lasciato il campo ad un forte sentimento di rivincita, dettato anche dalla consapevolezza di aver dato tutto nel corso di gara tre e di aver dimostrato con i fatti di essere in grado di imporsi anche in terra romagnola. Vogliamo fortemente la vittoria e riportare la serie al PalaMangano, il team ci crede e darà il massimo in campo per conquistare il successo».
Dichiarazione del capitano Tommaso Fantoni: «Arriviamo a gara quattro consapevoli di potercela giocare anche sul campo di Forlì. Dobbiamo essere più attenti, concentrati e decisi nei momenti chiave dell’incontro, cosa che in gara tre ci è mancato. Non vediamo l’ora di ritornare in campo, perché siamo mossi da un forte desiderio di riscattarci e ritrovare la vittoria. Vogliamo fermamente portare la serie a gara cinque al PalaMangano e daremo il massimo per riuscirci».
Arbitreranno l’incontro i sig.ri Masi Andrea di Firenze, Dionisi Alessio di Fabriano (An) e Cappello Calogero di Porto Empedocle (Ag).
La partita sarà trasmessa in diretta video streaming dal sito internet della Lega Nazionale Pallacanestro (tramite il servizio in abbonamento prepagato “LNP TV Pass”). Diretta radiofonica sui 92,50 mhz di Radio Sant’Anna (media partner della Givova Scafati), anche in streaming su Radio Paradiso dal sito internet www.radioparadiso.it. Inoltre, sarà possibile assistere alla visione della gara in differita su TV Oggi (tasto 71 del digitale terrestre) nei giorni di martedì (ore 21:00) e, in replica, mercoledì (ore 15:00).