E’ andato alla Ge. Vi. Napoli il derby di ritorno del campionato di serie A. Al PalaBarbuto, in occasione della diciottesima giornata, sono stati i padroni di casa ad imporsi 71-69 sulla Givova Scafati al termine di una sfida vibrante e combattuta fino alla fine, nella quale i partenopei hanno avuto il merito di tenere duro nei momenti difficili, di crescere nel corso della sfida e di avere la lucidità di realizzare i canestri decisivi e di non sbagliare quasi nulla nella parte finale del match.
A penalizzare gli scafatesi (scesi in campo senza Butjankovs, a cui è stato nuovamente preferito Hannah) sono state le inferiori percentuali di tiro, da due (51% contro 59%), ma soprattutto da tre (17% contro 36%), nettamente al di sotto delle medie stagionali.
LA PARTITA
La sfida entra subito nel vivo. I due quintetti si fronteggiano a testa alta e senza timori reverenziali. Ma l’equilibrio regge pochi minuti (3-4 al 3’), poi è la Givova Scafati (con Hannah titolare e Pinkins da centro), grazie ad una difesa bene organizzata ed un attacco lucido, a sfiorare la doppia cifra di vantaggio al 4’ (3-12), costringendo coach Pancotto al time-out. Alcune cattive scelte di tiro di Stone e soci agevolano il compito ai locali che, con Young e Michineau, piazzano un break di 6-0 che riapre i giochi (9-12 al 7’). Entrambi i tecnici iniziano a ruotare gli uomini a propria disposizione, ma i gialloblù smarriscono la via del canestro, restando all’asciutto per cinque minuti. Le ultime azioni del primo quarto premiano però il lavoro dei viaggianti, che chiudono avanti 9-16 la prima frazione.
La doppia cifra di vantaggio gialloblù non si lascia attendere: Okoye e Thompson sono i protagonisti dei primi minuti della seconda frazione (11-22 al 13’). E’ la Ge. Vi. Napoli in questa fase ad essere in difficoltà, almeno fino a quando Young e Davis decidono di fare la voce grossa (19-24 al 15’). Ma è un fuoco di paglia. Il tempo che i salernitani rimettono ordine in difesa e il punteggio ritorna a sorridere loro, anche grazie alla maggiore organizzazione difensiva e scelta delle soluzioni in attacco (19-28 al 16’; 22-32 al 19’). Le ultime azioni del periodo sono però tutte di marca biancoazzurra, tanto da ridurre sensibilmente le distanze prima dell’intervallo (28-32).
Il professore Logan è il mattatore dei primi minuti della ripresa (30-36 al 22’), in cui i due quintetti si affrontano a muso duro e con grande agonismo, rendendo la sfida vibrante ed avvincente. Gli ospiti riescono a conservare il naso avanti, ma non sono padroni del campo e subiscono a sprazzi il ritorno degli avversari, trascinati da Michineau (37-40 al 25’). Coach Caja chiede maggiore attenzione. Ma i suoi uomini fanno fatica a trovare buone soluzioni, tranne quando si sceglie di giocare sotto le plance con Thompson (40-43 al 27’). I partenopei sono però più brillanti in questa fase, tant’è che trovano il vantaggio al 29’ con Michineau (45-43). Ed è con questo punteggio che si chiude il terzo quarto.
In campo c’è solo una squadra, quella di casa, che sulle ali dell’entusiasmo, con Williams e Stewart, vola sul 50-44 al 31’. Stewart è infallibile al tiro (57-52 al 33’). Stesso dicasi per i suoi compagni Williams, Davis e Michineau, che non sbagliano un colpo (63-57 al 25’). La Ge. Vi. non smette di segnare, crivellando da ogni parte del campo la retina (68-61 al 37’), anche con la difesa addosso. Ma la Givova non muore e resta aggrappata all’avversario, grazie a due giocate di Pinkins e Okoye (68-67 al 38’). Time-out chiesto da coach Pancotto. A 14’’ dal termine, il punteggio sorride ai locali, avanti 71-69 con un canestro di Stewart e la sfida termina così, perché nella successiva azione i viaggianti non trovano il canestro.
LE DICHIARAZIONI
Il capo allenatore Attilio Caja: «È stata una partita combattuta, nella quale abbiamo avuto noi il dominio nel primo tempo e gli avversari nel secondo. Alla fine, dopo aver recuperato il passivo subìto tra la fine del terzo ed il quarto periodo, non siamo però andati a segno nelle giocate decisive. Alla fine del primo tempo, le percentuali da tre punti erano basse, pari a 17% per loro e 18% per noi. A fine partita invece Napoli ha chiuso col 36% e noi col 17%: non c’è tanto da fare filosofia, perché alla fine la differenza l’hanno fatta le percentuali di tiro. Neppure i tiri aperti ci sono entrati, mentre gli avversari hanno sempre segnato. Ne sarebbe bastato uno solo di canestro per avere un risultato diverso. La lettura della partita alla fine è tutta qui».
I TABELLINI
GE.VI. NAPOLI 71 – 69 GIVOVA SCAFATI
GE.VI. NAPOLI: Zerini, Howard 5, Young 9, Michineau 21, Dellostro n. e., Matera n. e., Davis 11, Uglietti, Williams 10, Stewart 15, Zanotti, Sinagra n. e.. Allenatore: Pancotto Cesare. Assistenti Allenatori: Gabriele Davide, Cavaliere Francesco.
GIVOVA SCAFATI: Stone 3, Okoye 12, Caiazza n. e., Mian 3, Hannah 6, Pinkins 17, De Laurentiis n. e., Rossato 2, Imbrò, Thompson 16, Tchintcharauli n. e., Logan 10. Allenatore: Caja Attilio. Assistenti Allenatori: Ciarpella Marco, Mazzalupi Emanuele.
ARBITRI: Begnis Roberto di Crema, Bartoli Mark di Trieste, Marziali Silvi-a di Roma.
NOTE: Parziali: 9-16; 19-16; 17-12; 26-25. Falli: Napoli 19; Scafati 19. Usciti per cinque falli: nessuno. Tiri dal campo: Napoli 27/54 (50%); Scafati 24/59 (41%). Tiri da due: Napoli 19/32 (59%); Scafati 21/41 (51%). Tiri da tre: Napoli 8/22 (36%); Scafati 3/18 (17%). Tiri liberi: Napoli 9/14 (64%); Scafati 18/21 (86%). Rimbalzi: Napoli 28 (4 off.; 24 dif.); Scafati 34 (11 off.; 23 dif.). Assist: Napoli 13; Scafati 10. Palle perse: Napoli 11; Scafati 8. Palle recuperate: Napoli 3; Scafati 7. Stoppate: Napoli 1; Scafati 3. Spettatori: 4.500 circa.