l caldo record del giugno 2017 sfida quello torrido del 2003 e gli contende il primato del giugno più caldo dal 1800. Lo indicano i dati allo studio dell’ Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr). “Se quello del 2017 non è il primo giugno più caldo dal 1800 è di sicuro il secondo”, ha detto Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) che riunisce Regione Toscana e Cnr.
“Sono ancora in corso i calcoli per valutare le differenze fra il giugno 2003 e quello 2017”, ha detto ancora Gozzini. Il primo dato completo, relativo alla Toscana, pone il giugno 2017 al secondo posto, con valori medi delle temperature massime di 32,8 gradi contro quelle di 34 gradi del 2003.
A rendere l’estate 2003 molto particolare era stato un monsone africano, simile a quello responsabile del caldo di questi giorni ma molto più forte e persistente: “aveva infatti creato una situazione molto stabile su tutto il Mediterraneo, cominciata a fine maggio e perdurata per tre mesi”, ha spiegato l’esperto. Anche nel giugno 2017 il monsone africano ha determinato una situazione di bassa pressione sull’Atlantico che richiamava aria calda da Marocco e Algeria verso l’Europa. Poi, però, è arrivata una perturbazione dall’Atlantico che ha riportato le temperature su valori normali