L’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli a distanza di pochi giorni dalla sua esecuzione, accogliendo le osservazioni difensive sulla assoluta inconfigurabilità dei reati contestati dal P.M., ha disposto il “dissequestro e la immediata restituzione agli aventi diritto (Julie Italia srl e SOPRODIMEC – TELELIBERA) delle somme di denaro nonché di tutti i beni mobili ed immobili”.
L’avvocato Domenico Ciruzzi esprime la sua soddisfazione “Un sequestro della Procura assolutamente infondato ed un apprezzamento per il GIP che ha saputo, nel rispetto del contraddittorio tra le parti, ripristinare la verità”
L’Avvocato Lucio Varriale, se da un lato manifesta soddisfazione e rinnovata fiducia nella Magistratura Giudicante per la vicenda a lui riconducibile, dall’altro si dice seriamente preoccupato dal fatto che per detta vicenda era stato richiesto addirittura il suo arresto: “non è concepibile che in uno Stato di diritto, nel 2015, ci si debba preoccupare ancora di richieste di arresto palesemente illegittime e relative ad ipotesi di reato neanche configurabili a norma del codice penale. E’ perciò evidente che le vere e nascoste ragioni di tali richieste vanno ricercate nell’attività di denunce e di inchieste con ampio risalto della stampa nazionale e internazionale contro il malaffare e la corruzione da me sempre portata avanti. Inchieste sempre riscontrate nei fatti e che spesso hanno consentito di individuare connivenze ed intrecci illeciti con settori deviati della Pubblica Amministrazione.