‘La Mediazione. Genesi, gestione e ricomposizione del conflitto tra le persone’ è il titolo del convegno che si terrà martedì 14 aprile, dalle ore 15.30, nell’Aula magna del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Foggia, in via Arpi al civico 176.
Promosso dall’ANPAR, Associazione Nazionale per l’Arbitrato e la Conciliazione, in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia e con il patrocinio del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia e della Provincia di Foggia, il convegno si propone di analizzare le potenzialità della Mediazione nella sua accezione più sociologica e pedagogica, capace di permettere alle persone in lite di conoscere il proprio conflitto, comprenderne le cause e gestirlo, valutando le possibilità di uscirne soddisfacendo comunque i propri interessi, dopo averne compreso la reale portata. Alla guida di questo percorso si pone un terzo, neutro, indipendente e imparziale, il mediatore, il quale, scrupolosamente formato, impara ad andare oltre il conflitto e con “arte” guida le parti verso una soluzione della controversia diversa da una sentenza che, per sua natura, dichiarando una vincitrice e una vinta e attribuendo torti e ragioni, le divide.
L’evento si snoderà attraverso interventi che abbracceranno le varie tipologie di Mediazione, quali quella civile e commerciale, familiare, sociale e scolastica, approfondendo le tematiche della incomunicabilità causata dal conflitto, dell’esperienza dell’incontro con l’altro, della gestione del conflitto e, per finire, dei ruoli dell’avvocato e del mediatore.
Il programma sarà introdotto dalla proiezione, in anteprima assoluta, di un video dedicato a una simulazione di un incontro di mediazione civile e commerciale, della durata di 20 min. Proseguirà con i saluti di: prof. Marcello Marin, direttore del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia; dott.ssa Rosy Paparella, Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia; avv. Francesco Miglio, presidente Provincia di Foggia; dott. Giovanni Pecoraro, presidente Anpar. Proseguirà con gli interventi di: prof.ssa Isabella Loiodice, Pedagogia generale e sociale Università di Foggia, su ‘La dimensione educativa della mediazione’; prof.ssa Fiammetta Fanizza, Sociologia generale Università di Foggia su ‘La comunicazione interrotta dal conflitto’; avv. Lia Lacatena, presidente associazione Arcolaio su ‘La mediazione familiare: dal rispetto a te a rispetto te’; avv. Stefano Pio Foglia, presidente Ordine Avvocati di Foggia su ‘Il ruolo dell’avvocato nelle procedure di ADR’; avv. Marisa Cataldo, coordinatrice ANPAR per la Puglia su ‘La deontologia del Mediatore’. Modererà la giornalista Rosalia Marcantonio.
Il convegno è stato promosso in occasione della V edizione de La Giornata della Mediazione, istituita dall’Anpar nel 2011, ovvero un anno dopo l’intervento normativo che ha visto l’esperimento del tentativo di conciliazione divenire obbligatorio per le parti in lite e propedeutico all’azione civile.
“Da oltre un ventennio – afferma Giovanni Pecoraro, presidente dell’Anpar – il nostro organismo si impegna a diffondere la mediazione come un nuovo progetto di convivenza sociale, un cambiamento di mentalità nell’approccio al conflitto, dove l’aspetto emotivo litigioso delle parti viene sostituito dal perseguimento dei propri interessi, valutati soggettivamente e non meramente dalla legge. Focus del convegno – continua Pecoraro – è inquadrare la mediazione nell’ampio contesto del nostro vivere sociale, con la consapevolezza che, se ben fatta e ben vissuta, è in grado di far funzionare in modo perfettamente complementare la Giustizia e la Società”.
“Quale Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici – dichiara Marcello Marin – sono lieto di poter ospitare un Convegno che individua nella mediazione un fondamentale traguardo culturale. Particolarmente interessante, infatti, l’intenzione di proporre modelli e comportamenti che puntano a restituire alla giurisprudenza il suo giusto valore sociale ai fini del riconoscimento e dell’affermazione dei diritti sostanziali”.
La partecipazione al convegno è libera e garantisce il riconoscimento di 4 crediti formativi agli avvocati.