Lunedì Il 21 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, voluta dall’Unesco, verrà presentato ad Eboli il libro della giovane poetessa Elena Tkachuk, alle ore 18, nella sala Mangrella, presso il Complesso Monumentale San Francesco.
Un libro di poesie che è anche un messaggio per ognuno e che dice come le difficoltà che possiamo incontrare diventano solo un ricordo se si ha la capacità di immaginare e di volare alla rincorsa dei sogni. E se si ha la fortuna di incontrare docenti sensibili, che per fortuna della giovane Elena nel suo caso è anche l’assessore comunale alle politiche scolastiche di Eboli.
La giovane, studentessa del Liceo Artistico Perito-Levi, si racconta attraverso quaranta poesie scritte nell’arco di quattro anni, dai 16 ai 20 anni. La raccolta “Fogli Sparsi”, edita da Edizioni Il Saggio, è un concentrato di emozioni, quelle emozioni forti e dirompenti proprie degli artisti, dei poeti e dei grandi pensatori, che difficilmente riescono ad uscire se non scritte, disegnate. Si tratta di emozioni vere, vissute o che avrebbe voluto vivere.
«Gli esseri umani – racconta Elena – non hanno le idee molto chiare. Pensai a questo, in un giorno come un altro, mentre guardavo la mia scrivania sommersa da fogli sparsi che mi aprivano gli occhi sul mio stato d’animo e li portavano più in là, dove nessuno poteva arrivare, tranne io stessa. Cominciai a considerare che le mie difficoltà, oggettive, fisiche, chiare e tangibili, in realtà non appartenevano a me soltanto. Oltre me, l’umanità intera è disorientata, incapace di squarciare una spessa parete di solitudine e nostalgia che ci devasta, oltre i social e la mondanità. Angela Lamonica, mia docente di lettere, è riuscita a scoprire di me ciò che altri non avevano neppure mai provato sbirciare attraverso il buco di una minuscola serratura. Insegnanti così difficilmente s’incontrano». Promotrice dell’evento, patrocinato da Comune di Eboli, è Angela Lamonica, assessore alle Politiche Scolastiche e docente di Elena: «Ho trovato una chiave ed ho aperto uno scrigno dal contenuto stupefacente. Elena non può fare molte cose, ma volare si. Ora ha le ali e queste poesie sincere, semplici e senza belletto parlano di lei, ma anche di ciascuno di noi.
Una delle tante poesie che Elena ha scritto si intitola “Un uccello senza ali” e, come lei stessa dice, è così che a volte si sente. Un uccello senza ali, che usa l’anima ed i sentimenti per volare. Riesce così, a volare più in alto di tutti, perché non ha paura di cadere». In copertina e tra le pagine della raccolta, sono presenti gli acquerelli di Sara Bello, compagna di scuola di Elena. La presentazione del libro è scritta da Angela Lamonica e la prefazione da Maria Rosaria Albano, docente del Liceo Artistico Perito Levi.