Virus, dati personali proditoriamente registrati o rubati, immagini hard o inadatte capitate sotto gli occhi dei bambini, ma anche frodi con perdite finanziarie online.
Almeno un europeo su quattro si è trovato di fronte a uno di questi problemi lo scorso anno, con la conseguenza di veder limitare, per paura di problemi, l’uso di servizi online come l’e-shopping o l’e-banking. Gli italiani hanno avuto leggermente più ‘incidenti’ rispetto alla media Ue, ma negli ultimi cinque anni hanno visto dimezzare gli attacchi dei virus informatici.
E’ la fotografia che scattano i dati Eurostat resi pubblici in occasione della Giornata europea per la sicurezza su internet, il “Safer Internet Day”, che cade oggi.
Il bicchiere della sicurezza online è però anche mezzo pieno: a fronte di un 25% di europei che continua ad avere problemi, ben i tre quarti hanno potuto navigare su internet senza intoppi.
I Paesi dove i cittadini hanno avuto meno problemi di sicurezza internet nel 2015 sono la Repubblica ceca (10%), l’Olanda (11%), la Slovacchia (13%) e l’Irlanda (14%). Ad avere avuto più problemi, invece, i croati (42%), gli ungheresi (39%), i portoghesi (36%), i maltesi (34%) e i francesi (33%). L’Italia, con il 28%, si situa allo stesso livello di Svezia ed Estonia, verso la metà bassa della classifica.
L’Italia ha però registrato uno dei miglioramenti più significativi nella lotta ai virus informatici: nel 2010 quasi un italiano su due (45%) aveva avuto problemi, cinque anni dopo meno di un quarto (24%). Resta leggermente al di sopra della media Ue, che è al 21%, che però è diminuita decisamente in modo più lento (era al 31% cinque anni fa).
Creare una sinergia tra istituzioni, società civile e imprese per proteggere e accompagnare bambini e adolescenti all’interno del mondo digitale. Questo l’obiettivo della Carta di Roma, un manifesto-appello presentato da Telefono Azzurro stamani a Roma durante un evento per il Safer Internet Day in corso alla Camera.
La Carta, in 25 punti, parte dalla creazione di una governance nazionale e un organismo di vigilanza sullo sfruttamento e l’abuso sessuale su minorenni sia online che offline, temi su si chiede di rivedere la legislazione in vigore. La legge sul cyberbullismo – si legge – dovrebbe prevedere anche il sostegno alle vittime.
Sul fronte della giustizia penale, si sottolinea l’importanza di forze dell’ordine specializzate, di magistratura e pm con conoscenze e competenze specialistiche, del recupero e riabilitazione di sex offender e pedofili nelle carceri.
Un capitolo è dedicato alle misure di sostegno alle vittime, uno alla società civile, con strumenti di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, è uno al mondo aziendale, chiamato a mettere la sicurezza dei minori alla base dello sviluppo di prodotti e servizi.
I Paesi che più hanno diminuito i problemi di virus sono stati Slovacchia (-38pp), Bulgaria (-30pp), Lettonia (-24pp), Malta (-22pp), e Slovenia (-21pp, alla pari dell’Italia). Olandesi (6%), cechi (8%) e slovacchi (9%) sono stati i più immuni ai virus, mentre le maggiori vittime ci sono state tra i croati (41%), ungheresi (36%), portoghesi (33%), francesi (29%), bulgari e maltesi (entrambi 28%).
Questi problemi di sicurezza frenano chi naviga su internet a utilizzare una serie di servizi, in particolare gli italiani che sono nel gruppo dei ‘più preoccupati’: il 24% per questi motivi non ha utilizzato lo shopping online (25%) e i servizi di e-banking (24%), così come la connessione tramite smartphone in posti altri da casa (19%). (ANSA)
Da Microsoft a Google, passando per Facebook e Samsung, i big della tecnologia sono scesi in campo in Italia in occasione del Safer Internet Day, la giornata promossa dalla Commissione Europea che si celebra oggi in 100 nazioni.
Microsoft insieme alla Polizia Postale e a Mondo Digitale ha messo insieme mille ragazzi di 21 scuole di tutta Italia per creare un manifesto per la sicurezza online realizzato “dai giovani per i giovani”: contiene 14 regole redatte con un linguaggio informale e diretto per fornire indicazioni e consigli utili ai coetanei su come evitare di fare brutti incontri su internet e come difendersi da sconosciuti, ‘stalker’ o bulli che usano la rete. Senza tralasciare indicazioni pratiche per proteggersi da truffe, furti di identità, virus e hacker, problemi con cui i nativi digitali si trovano a fare spesso i conti.
Facebook, invece, propone una lista di consigli rivolti sia ai ragazzi sia ai genitori “il cui ruolo è fondamentale nell’educazione alla vita online tanto quanto a quella offline”. E invita gli utenti ad essere più attivi e segnalare i contenuti inappropriati sul social network, come quelli di “incitazione all’odio e relativi al bullismo e le immagini violente che bvengono rimossi se segnalati”.
Suggerimenti per i genitori e la sicurezza dei figli online arrivano anche da Intel Security, mentre gli esperti di sicurezza di F-Secure invitano i genitori “a diventare più consapevoli dei rischi derivanti dai nuovi giocattoli progettati per i bambini che sono collegati alla rete”.
Per il Safer Internet Day Google replica l’iniziativa dello scorso anno: per incentivare il controllo di sicurezza sugli account degli utenti (un insieme di procedure che verificano le principali impostazioni di protezione) regala 2 Gb di spazio sui suoi servizi cloud. E ricorda che una password inattaccabile è “la prima linea di difesa contro i criminali informatici”.
“Il cyberbullismo è un fenomeno allarmante anche in Italia. Va affrontato con la massima urgenza avviando iniziative concrete, siamo in prima linea su questo”, spiega Francesca Chiocchetti di Samsung Electronics Italia che ha partecipato a ‘Generazioni connesse’, evento organizzato oggi a Roma per le scuole dal Ministero dell’Istruzione.