Parlare di PACE a 600 studenti per due ore non è facile. La lettera di Papa Francesco ai Vescovi è stato un modo per poterlo fare coinvolgendo gli studenti delle scuole superiori salernitane .Nella sala ex- cinema e teatro, dove Convegni e Conferenze, iniziative e manifestazioni culturali trovano disponibile uno spazio pubblico del Comune di Salerno hanno discusso alti prelati e giovani studenti, docenti, giornalisti e uomini e donne delle Istituzioni. Dopo i saluti della professoressa Elisabetta Barone, Dirigente scolastico “Alfano I”, Presidente Diocesana dell’Azione Cattolica, organizzatrice dell’incontro è intervenuto il vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione, Eva Avossa e Mattia , studente del Liceo “Alfano I” , che ha introdotto la giornata della Pace all’insegna dell’impegno civile e della memoria storica .
L’ Arcivescovo di Salerno,Monsignor Luigi Moretti, ha anche festeggiato il suo compleanno tra i ragazzi “è per me – ha dichiarato– una grande fortuna trascorrere questo giorno tra di voi, perché, come diceva il prossimo Santo Giovanni Paolo II, chi vive in mezzo ai giovani non invecchia mai”. Poi la riflessione del presule ha abbracciato i temi legati alla pace, sottolineando come il dovere di ciascun credente è di farsi costruttore di Pace e non di limitarsi a parlarne. Monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha presentato agli studenti del Liceo Statale “Alfano I”, ai rappresentanti del Liceo Scientifico “Da Procida” e dell’Istituto “S. Caterina da Siena” di Salerno, i contenuti del Messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale della Pace. Ma la sua “lectio” non si è limitata a declinare i temi del testo di Francesco che attribuisce al senso di fraternità una valenza architettonica di fondamento e via per la Pace; è entrata nel vivo delle questioni ribadendo che la Pace abbraccia la giustizia sociale e la democrazia “ad alta intensità”, l’unica in grado di garantire lo sviluppo integrale della persona umana: “Se non ho un lavoro – ha detto, rivolgendosi ad una platea di alunni delle III e IV classi che lo hanno seguito con attenzione e trasporto – non potrò crearmi una famiglia, né inseguire la mia realizzazione sociale, nel senso che non avrò modo di contribuire al progresso della mia comunità, perché mi sarà preclusa la possibilità di partecipare direttamente alla vita pubblica o, indirettamente, votando in maniera libera e priva di condizionamenti legati ai miei bisogni. Essere costruttori di pace non significa soltanto impegnarsi per impedire i conflitti ma lavorare per far sì che si affermi una democrazia samaritana, in cui non ci si dimentica di chi rimane indietro”.
Gli interventi sono stati intervallati da straordinarie esibizioni artistiche degli studenti dell’indirizzo coreutico e musicale del Liceo “Alfano I”. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto di Salerno, Gerarda Pantalone, ed il Questore, Antonio De Jesu, ed il professore Espedito De Marino, docente di chitarra presso il Liceo Alfano I e assessore alla pubblica istruzione nel vicino comune di Scafati, tra i promotori di una bella giornata di divulgazione del Magistero e della Dottrina sociale della Chiesa.
L’iniziativa sul messaggio di Sua Santità Papa Francesco per la giornata mondiale per la Pace, ospitato presso il teatro “Augusteo”, ha registrato una partecipazione entusiasta dei giovani presenti che stimolati da un incontro speciale , hanno dimostrato di volersi impegnare per il bene comune in nome di una pace reale.
Gilda Ricci