Si è tenuta poche settimane fa, al Quadrivio di Campagna (SA), l’inaugurazione di un gioco inclusivo installato nel parco giochi di Piazza Rivelli. Un pannello interattivo didattico costituito da blocchetti rotanti con simboli colorati che riportano su un lato una croce e sull’altro un cerchio e permettono il classico ed intramontabile gioco del “tris”.
Il gioco è stato donato dal Rotaract Club Campagna Valle del Sele e dalla Fidasc Comitato Provinciale di Salerno. Un progetto che è stato possibile facendo rete, grazie all’impegno e alla collaborazione sinergica fra il Rotaract Club Campagna Valle del Sele, l’associazione “Mi girano le ruote di Campagna”, la Fidasc Coni Provincia di Salerno con la collaborazione del Comune di Campagna che si è occupata dell’installazione e posa in opera e il patrocinio morale della Regione Campania.
Una donazione speciale che entra a far parte a tutti gli effetti dei beni di proprietà dell’Amministrazione che si occuperà della custodia e manutenzione e che andrà ad incrementare la dotazione già presente nell’area ludica. Un gioco che può essere usato da tutti i bambini della comunità cittadina e di quelle limitrofe e che consente di poter giocare insieme, in totale sicurezza, di socializzare divertendosi senza barriere e senza divisioni. L’Aps “Mi girano le ruote” ha proposto la donazione del gioco inclusivo per concretizzare la sua mission associativa di migliorare il benessere e la qualità della vita dei più piccoli e regalare sorrisi e felicità – dichiara la Presidente Vitina Maioriello – La proposta è stata accolta dal Rotaract Club Campagna Valle del Sele e dalla Fidasc Comitato Provinciale Di Salerno che ringrazio profondamente. Un bellissimo intervento sociale che coinvolge nelle attività ludiche anche i bimbi con capacità speciali. Installata accanto al gioco una targa che riporta una splendida dedica per esprimere il significato e lo spirito dell’iniziativa, quella del gioco e la sua funzione sociale che insegna ai grandi a vivere senza barriere e pregiudizi. Alla luce di questo lodevole esempio l’invito che rivolgo è quello di sensibilizzare gli enti, sia pubblici che privati, sul diritto al gioco e di creare luoghi inclusivi, accessibili, fruibili a tutti, luoghi semplicemente dove il gioco non ha handicap.
Daniela Anzalone