“Cosa provi guardandoci negli occhi? Curiosità. Hai presente quando sottovaluti gli inizi? Questo non è uno di quei momenti”.
È tutto qua il senso, in una semplice domanda rivolta a Paolo Ruffini da uno dei ragazzi della Comunità di San Patrignano: uno sguardo, una parola, una nuova connessione, per costruire. Edificare, rigenerare. Per pensare, realizzare. Per conoscersi, semplicemente, e lasciarsi andare ad un nuovo inizio che ha i contorni ben definiti di quella cosa che si chiama vita. Continua il primo laboratorio cinematografico all’interno della Comunità San Patrignano, con la direzione artistica di Ruffini. In collaborazione con Giffoni, partner di questa iniziativa, il Sanpa Cine lab sarà gestito da Vera Film, con l’obiettivo di offrire un’opportunità unica di crescita artistica e umana per gli ospiti della Comunità.
La presidente della Comunità, Vittoria Pinelli, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, commentando: “Credo che sia una bellissima occasione che accompagna il loro percorso. Un momento di crescita artistica e umano per la nostra Comunità”.
Il laboratorio prevede la formazione di due gruppi distinti: gli attori e i pensatori. Dopo una fase comune dedicata alla Storia del Cinema, si divideranno in percorsi specifici, con un focus sulla recitazione da un lato e sulla regia e sceneggiatura dall’altro. Tutta la troupe coinvolta, dagli scenografi ai costumisti, sarà composta dagli ospiti della Comunità stessa. In aggiunta, sono previste delle masterclass di cinema a cura di Giffoni, arricchendo ulteriormente l’esperienza formativa con l’insegnamento di esperti del settore come Stefano Ascari e Gabriele Colferai.
Al termine del percorso di formazione sarà realizzato il primo cortometraggio interamente girato e prodotto all’interno della Comunità San Patrignano. L’opera sarà presentata in anteprima alla 54esima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 19 al 28 luglio.
Paolo Ruffini ha affermato: “Il cinema mi ha salvato tante volte dalla solitudine, e penso che possa essere un compagno ideale per trasformare anche il dolore, penso che sia l’occasione migliore per dargli un senso, trasformandolo in opportunità. L’energia che c’è qua è vita, quello che trovo ha tanto a che fare con l’arte. La prima volta ho pensato questo non è un posto da capire ma da abbracciare”
Entusiasta Elena Scisci, responsabile del progetto per Giffoni: “Questo progetto coinvolge tre realtà che intendono il cinema come fondamentale mezzo di espressione artistica, formazione culturale e comunicazione sociale. L’arte, il cinema e la cultura hanno il potere di costruire ponti autentici tra le persone, proprio per questo il tema scelto per la 54esima edizione di Giffoni è “L’illusione della distanza”: l’isolamento, il diverso, la lontananza e l’inganno di sentirsi separati. Un invito a ritrovare i sentieri, a scoprire i legami invisibili che esistono, nonostante le apparenti divisioni, per trovare nuove strade. Incroci di visioni e prospettive che generano nuovi legami: Paolo Ruffini è come un fiume che attraversa la nostra terra e accoglie una nuova sorgente. A Giffoni, nel cuore dei Picentini, ogni fonte ha un nome e oggi celebriamo la nascita della nuova sorgente che ha il nome di San Patrignano. Un luogo di ispirazione, dove tutti possono specchiarsi, dissetarsi e rinnovarsi, per rendere visibili le proprie emozioni, sentimenti e paure, anche quelle più nascoste”.