Per questa #Giffoni50 – Winter Edition, tutta da vivere online, dedicata principalmente ai bambini e alle loro famiglie, partono oggi le favole di Gianni Rodari lette da tre personaggi di spicco dell’ambito dello spettacolo: Max Giusti, Nunzia Schiano e Clio Zammatteo.
In questi giorni di festività, #Giffoni50 su vivogiffoni.it celebra il centenario della nascita dello scrittore Gianni Rodari, che con semplicità ha raccontato il mondo dei bambini.
Si inizia oggi con Nunzia Schiano, vista recentemente nella serie internazionale “L’Amica Geniale”; domani alle 17,30 è la volta di Max Giusti che da casa sua racconterà la Filastrocca del Natale e Il ponte dei Bambini di Max Bolliger.
Il 29 dicembre alle 17,30 è la voce di Clio Zammatteo a leggere da casa sua accanto alla figlioletta Grace Cloe la sua favola preferita. (ANSA).
Anteprima italiana al Giffoni Film Festival per “My hero Alexis” (“Mi amigo Alexis”), il film cileno che vede il debutto di Alexis Sanchez come attore. Il lungometraggio, mostrato a 300 giovani giurati del Festival, ha conquistato i ragazzi di Elements+10 (sezione riservata alla visione della pellicola).
Una storia di calcio ma anche di miseria e tenacia nel perseguire i propri sogni, con la periferia povera del Cile sullo sfondo, che ha acceso un lungo dibattito alla fine della proiezione. Dai produttori di ‘Una mujer fantastica’, premio Oscar come migliore pellicola in lingua straniera nel 2018, la storia racconta di Tito, 12 anni, che ha la passione del calcio e per caso realizza il sogno di ogni bambino: incontrare il suo idolo Alexis Sánchez.
L’inaspettata amicizia tra il ragazzo e il calciatore insegna qualcosa ad entrambi: Tito scopre qual è la sua vera strada nella vita e Alexis ritrova i luoghi e le storie della sua infanzia che gli ricordano il motivo per cui ama il calcio.
“Penso che le persone saranno sorprese di come recita Alexis”, ha commentato il regista Alejandro Fernández Almendras.
“My hero Alexis – racconta il regista -è la storia di un ragazzo e di suo padre, di una famiglia che fatica ad andare avanti in un paese che quasi non offre opportunità. Il calcio è passione e gioia, ma è anche fonte di ambizioni per tanti genitori che vedono nei propri figli l’unica possibilità di realizzare i sogni che sono stati loro negati, una corda a cui aggrapparsi per sfuggire alla povertà. Questa pressione che travolge tanti bambini è il centro drammatico di una storia in cui l’amore riuscirà a vincere ciò che l’ambizione minaccia. Un mix di commedia e dramma che deve il suo fascino al lavoro di decine di bambini che amano il calcio e che trasmettono ciò che raramente si trova sullo schermo: la gioia e la passione autentica di chi insegue i tuoi sogni”. (ANSA).