Martedì 28 gennaio (ore 21, teatro Ghirelli), il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella sarà protagonista del #fuorifestival di Salerno Letteratura. Stella incontrerà il pubblico per presentare il suo ultimo libro dal titolo “Diversi. La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia” (Solferino edizioni). L’ottava edizione del festival, che vede la direzione organizzativa di Ines Mainieri e la direzione artistica di Gennaro Carillo, Matteo Cavezzali e Paolo di Paolo, si terrà a Salerno dal 13 al 21 giugno.
IL LIBRO. Agli sgoccioli d’una vita davvero speciale, Stephen Hawking poteva muovere solo la palpebra dell’occhio destro ma continuava a fare conferenze e rinnovò fino all’ultimo la prenotazione per un volo nello spazio. Dodicimilacinquecento anni prima il suo avo preistorico «Romito 8», paralizzato per una brutta caduta, riuscì a vivere e a essere utile agli altri grazie a ciò che gli era rimasto di intatto: i denti. Lontanissimi nel tempo e nello spazio, li legava l’amore per la vita, la forza di volontà, la fantasia. È lunga la storia dei disabili. Segnata, da un capo all’altro del pianeta, da millenni di silenzi, mattanze, ferocia, abbandoni. Ma anche da vicende umane straordinarie. Di «deformi» acclamati imperatori come Claudio, narratori immensi anche se ciechi come Omero, raffinati calligrafi senza braccia come Thomas Schweicker, geniali pianisti nonostante la cecità e l’autismo come lo schiavo nero «Blind Tom», poliomielitici eletti quattro volte alla Casa Bianca come Franklin D. Roosevelt, artiste capaci di sfidare paure millenarie mostrando la propria disabilità come Frida Kahlo, giganti «nani» come Antonio Gramsci, Henri de Toulouse-Lautrec, Giacomo Leopardi… Ma più ancora milioni di anonimi figli d’un dio minore che sono riusciti in condizioni difficilissime a tirar fuori, per dirla con papa Francesco, «la scatoletta preziosa che avevano dentro». Gian Antonio Stella racconta la storia della disabilità, una storia di orrori, crimini, errori scientifici, incubi religiosi fino alla catastrofica illusione di perfezionare l’uomo e al genocidio nazista degli «esseri inutili», attraverso le vite di uomini e donne che hanno subìto di tutto resistendo come meglio potevano all’odio e al disprezzo fino a riuscire piano piano a cambiare il mondo. Almeno un po’.
L’AUTORE. Ha iniziato la sua carriera al “Corriere d’Informazione” per poi passare al “Corriere della Sera”, dove è stato inviato speciale ed editorialista. Lucido e ironico indagatore dei problemi sociopolitici e dei costumi italiani, vincitore di numerosi premi giornalistici e, nel 2005, del premio Fregene per la narrativa con il romanzo Il maestro magro – storia ambientata nell’Italia indigente del secondo dopoguerra –, tra i suoi numerosi saggi occorre citare: L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi (2002); La casta (in collab. con S. Rizzo, 2007); Negri, froci, giudei & Co. L’eterna guerra contro l’altro (2009); Se muore il Sud (in collaborazione con S. Rizzo, 2013); Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia (2014); Diversi. La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia (2019).