Genitori e figli nelle carceri, il progetto

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Tutelare i diritti ed i legami affetti dei minori con genitori detenuti. È questo il primo punto nell’agenda delle priorità che il progetto “S.Av.E.L.ove CuriAmo la relazione” della Fondazione Comunità Salerno, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha redatto con l’Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno, e una rete di altri 19 partner, per intervenire in quello spazio di doppia privazione definito “genitorialità in pausa”.

Da questa osservazione è sorta la necessità di un partenariato caratterizzato da una forte esperienza in ambito sociale, educativo e detentivo, in sinergia con gli istituti penitenziari di Salerno (Casa Circondariale “A. Caputo” di Fuorni), Avellino (Casa Circondariale “A. Graziano” di Bellizzi), Eboli (Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze e/o Alcol dipendenze) e Lauro (Istituto a Custodia Attenuata per detenute Madri). Sono circa 500 i minori presi in carico attraverso il personale dell’area educativa interna e grazie ai partner presenti nei territori delle due province coinvolte.
Si interverrà per contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico; per sviluppare le competenze di base e le competenze non cognitive dei minori; per l’orientamento scolastico e formativo; per la presa in carico dei figli di detenuti; nel rafforzamento delle competenze genitoriali e nell’attivazione di nuovi spazi per minori o di luoghi educativi. Il progetto proporrà azioni innovative a tutela del diritto all’affettività della diade genitore-figlio. Si punterà a costruire una comunità educante in grado di generare effetti positivi sul minore, sul suo sviluppo cognitivo, sulla salute, sugli equilibri emotivi e relazionali, sul conseguimento di obiettivi e traguardi nelle diverse dimensioni di vita: ambito scolastico, tempo libero, cultura, sport. Centrale sarà la loro presa in carico, personalizzata, con la promozione di processi di crescita e di integrazione sociale, garantendo la continuità o la ripresa del legame affettivo con il genitore che vive la condizione detentiva. Innovativo sarà il cambio di prospettiva nell’accoglienza in carcere pensata affinché sia a misura di bambino, stemperi la durezza dell’attesa e della perquisizione e agisca sulla distanza affettiva nel colloquio. Si è già al lavoro per trasformare le aule colloquio delle carceri in aule di arte dedicate a genitori detenuti e figli. La voce del genitore continuerà a nutrire tale relazione attraverso la registrazione di fiabe, che il figlio potrà ascoltare in sua assenza al fine di mantenere vivo il rapporto, e la creazione di un albo illustrato che di queste storie ne racconterà l’essenza lasciando al segno grafico il compito di parlare a grandi e piccini.

IL CONTESTO. La Casa Circondariale “A. Caputo” di Fuorni a Salerno, conta 493 detenuti (capienza regolamentare N. 390 unità) di cui 450 uomini e 43 donne; il 10% sono stranieri. L’83% della popolazione carceraria ha tra i 20 e i 55 anni; il livello di scolarizzazione è medio basso; più del 50% sono genitori con figli minori. Gli agenti di polizia penitenziaria sono 226 in pianta organica ma solo 170 presenti. La Casa Circondariale “A. Graziano” di Bellizzi – Avellino, ha in custodia 515 detenuti, di cui 496 uomini, 19 donne, 48 stranieri; con un’età compresa tra 30 e 60 anni. L’80% ha figli minori; il livello di scolarizzazione è medio-basso. Gli agenti penitenziari presenti sono 264 (in pianta organica 297). L’ICATT di Eboli (SA) Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze e/o Alcol dipendenze, accoglie 48 detenuti uomini di età compresa tra i 19 e 45 anni, di cui 4 stranieri. Gli agenti penitenziari sono 22 (in pianta organica 27). All’ICAM di Lauro (AV) Istituto a Custodia Attenuata per detenute Madri, sono presenti 11 donne con 14 bambini, di cui 8 straniere. Gli agenti penitenziari presenti sono 35 (in pianta organica 32).

Dati aggiornati al 31/10/2024* i dati sono presi dal sito di Antigone

Salerno Bellizzi Eboli Lauro
Capienza 376 500 54 50
Presenti 592 543 42 5
Donne 65 39  Non presenti 5
Stranieri 88 57 Non presenti 2
Polizia penitenziaria prevista 243 297 28 27
Polizia penitenziaria effettivamente presente 166 282 28 22

DESTINATARI. I destinatari diretti del progetto sono i minori (età 0-17) figli di detenuti, nello specifico: i minori che accedono all’Istituto penitenziario per visitare il genitore; i minori che vivono con la madre all’interno dell’ICAM; i minori figli di detenuti e le loro famiglie nel proprio contesto di vita. Sono da considerarsi destinatari diretti del progetto anche gli operatori, con un particolare focus sugli agenti di Polizia Penitenziaria, impegnati quotidianamente ad accogliere i minori che accedono agli Istituti. I beneficiari saranno individuati dalla Direzione. Mentre i destinatari indiretti sono da ritrovarsi nei contesti di vita (scuola, quartieri, ecc.) e nelle Comunità civili.

IL PARTENARIATO. Faro, “E Si Prese Cura Di Lui” – Società Cooperativa Sociale, Aragorn Iniziative srl, Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Associazione “La Tenda Centro di Solidarietà ONLUS”, Associazione Comunità Emmanuel ONLUS, Associazione di Volontariato “La Casa sulla Roccia – Centro di Solidarietà”, Associazione PAIDEIA Onlus, Azienda Speciale Consortile A04, Azienda Speciale Sele Inclusione A.S.S.I. – Azienda Territoriale per i servizi alla persona, Caritas Diocesi di Avellino, Casa Circondariale “A. Caputo” Salerno, Casa Circondariale “Antimo Graziano” Avellino, Casa Circondariale Lauro, Casa Reclusione ICATT Eboli, Comune di Salerno, DEMETRA Società Cooperativa sociale, Fondazione Caritas Salerno, L’approdo Service Società Cooperativa Sociale, Migranti Senza Frontiere, Ufficio distrettuale di Esecuzione Penale Esterna – Salerno, Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna – Avellino.