Giovedì 7 novembre, l’ex Presidente della Camera Gianfranco Fini ha presentato all’Hotel Romeo di Napoli il suo libro “Il Ventennio. Io, Berlusconi e la destra tradita”.
Nel corso dell’incontro, moderato dal direttore de “Il Mattino” Alessandro Barbano, Fini ha ripercorso il ventennio che ha caratterizzato la storia politica della destra italiana, dalla quasi vittoria contro Rutelli nella corsa al Campidoglio, quando era ancora segretario del MSI, al congresso di Fiuggi che sancì la nascita di Alleanza Nazionale, fino alla nascita del Popolo delle Libertà ed al famoso “Che fai, mi cacci?” pronunciato in faccia a Berlusconi, che gli aveva intimato di dimettersi da Presidente della Camera, per concludere con la fuoriuscita dal PdL, la nascita di Futuro e Libertà, e la delusione delle ultime elezioni politiche che lo hanno visto per la prima volta fuori dal Parlamento dopo 30 anni ed 8 legislature, l’ultima delle quali da Presidente della Camera.
La politica però non si fa solo in Parlamento come lo stesso Fini ha poi dichiarato incontrando i giornalisti.
Il leader di FLI ha posto l’accento su quella che definisce “destra repubblicana”, in contrapposizione a quella populista, con una forte connotazione europeista, e che abbia ben presente il senso della legalità e delle Istituzioni democratiche e sulla necessità di coinvolgere i giovani nella politica.
Non è mancato infine anche un accenno alle questioni europee, richiamando alla necessità di dover rivedere anche alcuni pilastri, come il parametro del 3% deficit-PIL, che andrebbe ricalibrato in virtù delle mutate condizioni economiche rispetto a quando quel parametro fu elaborato.
PIETRO PIZZOLLA