“Siamo sempre stati, come la maggior parte dei salernitani, contro ogni discriminazione per inclinazioni sessuali o il colore della pelle, le persone si distinguono tra quelle per bene o meno. Ma il Gay Pride è un’altra cosa, e la decisione della Giunta di concedere il centro di Salerno e il patrocinio con contributi pubblici, merita una riflessione”.
Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Trasparenza avvocato Antonio Cammarota, il quale evidenzia come “il Gay Pride ha prodotto, ovunque si è svolto, discussioni e polemiche su eccessi di esibizionismo che non sono mai mancati, tradendo la natura stessa della manifestazione, la rivendicazione antica di una libertà sessuale oggi obbiettivamente anacronistica”.
“L’ansia modernista e progressista di questa giunta leggera produce solo guasti”, afferma Cammarota, “perché non è il carnevale di Rio o la fanfara dei Bersaglieri, ma un evento obbiettivamente divisivo”. “Dunque”, conclude Cammarota, “si faccia pure il Gay Pride ma in un luogo dedicato, come il Parco Pinocchio o il Parco Mercatello, senza imporre il corteo a tutta la città e alla sua sensibilità”.