L’Istituto Tecnico Industrale “Galilei” non ci sta alla decisione (non ancora annunciata ma che sembra immniente) da parte della Provincia di Salerno di essere trasferito in altra sede a causa delle infiltrazioni d’acqua che hanno reso la sede di Via Raffaele Mauri inagibile. Ne parliamo con il Prof. Giancarlo Sorrentino, docente e responsabile dell’Ufficio Tecnico del “Galilei”.
Prof. Sorrentino, da cosa è originata questa situazione?
“E’ presto detto, all’interno dello spazio comune dell’area di ingresso del plesso scolastico fu concessa da parte dell’Amministrazione Provinciale l’autorizzazione alla realizzazione di box auto privati. Tralasciando il fatto che ci si trovi in uno spazio pubblico, il problema è che questi lavori di realizzazione avrebbero dovuto durare 6 mesi, mentre invece sono tuttora fermi al palo da 6 anni, con la conseguenza che il piazzale antistante il “Galilei” è praticamente una cloaca a cielo aperto, perchè non solo le acque piovane vengono raccolte in questa vasca, ma anche perchè durante i lavori di realizzazione della palificazione laterale è stata anche intercettata la rete fognaria, siamo in presenza, come le ho detto di una vera e propria fogna a cielo aperto, con tutto quello che ne consegue, a cominciare dall’odore nauseabondo che si sprigiona. L’Istituto ha più volte chiesto alla Provincia di Salerno di intervenire per risolvere questa situazione, anche attraverso esposti alla Procura Della Repubblica, ma dalla Provincia abbiamo ricevuto il più totale disinteresse, fino al momento in cui alcuni docenti hanno deciso di rivolgersi all’ASL, la quale non ha potuto far altro che constatare l’inagibilità dell’Istituto per motivi igienico sanitari, come da verbale.”
E cosa è successo a questo punto?
“Semplice, l’Amministrazione Provinciale ha disposto l’imminente trasferimento in altra sede delle scolaresche, senza che venisse preso il benchè minimo provvedimento per risolvere il problema. Ma sa quel’è la cosa divertente, o tragica, dipende da quale punto la si vede? Che gli uffici invece restano nella sede del “Galilei”, la stessa struttura è dunque inagibile per gli studenti, ma è agibilissima per il personale dirigente ed amministrativo. Ma non finisce qui, il “Galilei” è un Istituto Tecnico Industriale, abbiamo dei laboratori di un certo tipo, non certo il classico laboratorio multimediale, ma un laboratorio di elettronica, un laboratorio di microrobotica che trasferendoci non avremo più. Io stesso, in qualità di Responsabile dell’Ufficio Tecnico, ho concluso l’acquisto di alcuni computer, poichè abbiamo ricevuto un finanziamento per la realizzazione di un altro laboratorio, finanziamento che andrebbe buttato via se le classi venissero trasferite. Ma ce n’è ancora, il “Galilei” ha ricevuto anche un finanziamento da Fondi Europei da destinare allo stabile che ci ospita, questo finanziamento ammonta a 900000€, finanziamento che perderemmo in caso di trasferimento in altra sede.”
Qual’è il vostro stato d’animo adesso e quali saranno i prossimi sviluppi?
Abbiamo chiesto l’attenzione degli organi di informazione perchè i genitori sono allarmati, e gli studenti non hanno intenzione di trasferirsi, soprattutto perchè temono che questo spostamento non sia a tempo determinato. Affrontare l’ultimo mese e mezzo di attività didattiche senza i laboratori di supporto è drammatico ma è affrontabile, quello che non è affrontabile è dover cominciare anche l’anno scolastico seguente in queste condizioni. L’ufficialità del trasferimento non è ancora tale, ma ci è stato detto che tra lunedì e martedì prossimi ci verrà notificato il decreto di trasferimento con effetto immediato. Posso anticipare fin da ora che la popolazione scolastica, docenti, studenti e personale amministrativo non lasceranno la sede del “Galilei”. Il verbale dell’ASL inoltre recita che “anche il circondario non può che essere interessato pesantemente dai risvolti dovuti alla particolare insalubrità di questo luogo”, dunque se il luogo è insalubre è insalubre per tutti, studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, ed anche per chi abita nei pressi. Non è possibile mandare 700 ragazzi allo sbaraglio e perdere un finanziamento di 900000€. La popolazione scolastica ha finora tenuto un profilo basso, la Provincia adesso deve ascoltarla.”
PIETRO PIZZOLLA