Il GAL (Gruppo Azione Locale) Irno-Cavese “Terra è Vita” partecipa al progetto AgroYouth promosso dal Gal LAG249 di Vodice in Croazia e finanziato dal programma Erasmus+.
“In piena collaborazione con l’Università di Salerno ed in particolar modo con la neonata Facoltà di Agraria – dichiara il Presidente del GAL Franco Gioia – abbiamo scelto 4 giovani tra i 18 ed i 25 anni che, accompagnati da un responsabile del GAL e da uno dell’Università, saranno sull’Isola di Murter, in Croazia sino al 1° ottobre”.
In questi giorni gli studenti si stanno confrontando con loro coetanei croati, rumeni, macedoni e ungheresi sui temi dell’AgroBusiness, dello sviluppo rurale e sul ruolo dei giovani per una nuova concezione di ruralità.
“Il nostro GAL, anche se in fase di avvio, presta costantemente attenzione alle opportunità del panorama internazionale, che possono essere motivo di crescita e confronto per i nostri territori – dichiara il Presidente del GAL Franco Gioia”.
Il Progetto AgroYouth ha come obiettivo quello di coinvolgere i giovani di 5 paesi, Croazia (capofila del progetto), Romania, Ungheria, Macedonia ed Italia, in meeting di approfondimento su tematiche rurali legati allo sviluppo anche manageriale.
Un risultato importante di accrescimento culturale e di relazioni che ha già portato il Gal Irno-Cavese “Terra è Vita” a ricevere l’invito a replicare l’esperienza in Macedonia, per partecipare a un progetto Youth Exchange sulle tematiche dell’inquinamento, della sicurezza ambientale e del riciclo.
“Uno dei fili conduttori delle strategie del GAL è quello di un continuo e costante scambio di competenze con altre realtà europee ed internazionali – precisa il Presidente Gioia – siamo felici di essere coinvolti in due progetti di cooperazione transnazionali, per accrescere il bagaglio culturale e per offrire opportunità di crescita ai territori, alle aziende ed ai giovani.”
“Il lavoro è solo all’inizio ma il management del GAL è ben abituato a sostenere le pressioni per giungere ad obiettivi concreti e questo progetto è la dimostrazione che, anche in periodi meno intensi, siamo riusciti a ritagliarci uno spazio concreto in un progetto Europeo, che tra l’altro copre tutte le spese non aggravando le nostre casse – conclude il presidente Gioia”.