“Ravello, un modello per tutto il Sud”. Sono le parole scritte dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, sul registro degli ospiti illustri del Comune di Ravello. Ad accoglierlo a Palazzo Tolla – così come avvenuto ieri sera, al suo arrivo a Ravello – è stato il sindaco, Paolo Vuilleumier.
Franceschini, in visita privata nella Città della musica, dopo avere assistito al concerto di Michel Camilo a Villa Rufolo, aveva espresso il desiderio di potere visitare alcuni dei principali monumenti cittadini.
Così, domenica mattina, accompagnato dal primo cittadino, da Renato Brunetta e da Secondo Amalfitano, presidente e segretario generale della Fondazione Ravello, il ministro ha visitato la chiesa di San Giovanni del Toro, la cui storia gli è stata illustrata da Luigi Buonocore direttore del museo del Duomo.
Poi una sosta al Duomo, dove a fare gli onori di casa è stato il parroco, don Giuseppe Imperato. Infine una passeggiata tra i secoli di architetture di Villa Rufolo.
Vuilleumier ha quindi informato Franceschini sulla vicenda relativa al conferimento dell’Auditorium Oscar Niemeyer, di Villa Episcopio e della stessa Villa Rufolo al patrimonio della Fondazione Ravello, così da consentire una più efficace e responsabile gestione delle attività di valorizzazione.
Infine l’invito a proseguire sulla strada già avviata nel settore del wedding. La scelta di Ravello, così come tante altre località del Bel Paese, quale location di matrimoni da parte di italiani e di stranieri, ha commentato il ministro, deve essere sostenuta attraverso attività di promozione, così da trasformare questo importante segmento turistico in occasioni di sviluppo territoriale.