Una lettera al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti sui ritardi relativi all’avvio del nuovo fondo per i giovani denominato SELFIEmployment.
A scriverla è Pietro Vivone, presidente di FedApi, Federazione Artigiani e Piccoli Imprenditori.
«La Sua promessa – le parole rivolte al Ministro – quella risalente allo scorso 18 novembre e secondo la quale “il fondo SELFIEmployment sarà operativo da metà gennaio 2016 con una dotazione finanziaria di partenza di 124 milioni”, non è stata mantenuta. Con l’aggravante che, mentre Le scrivo, nessun avviso in merito viene pubblicato sul sito di Invitalia».
Quello in questione è il Fondo Rotativo Nazionale, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la gestione si Invitalia, per gli iscritti a Garanzia Giovani che vogliono avviare iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità attraverso credito agevolato. I giovani, secondo quanto annunciato a novembre dal Ministero, potrebbero presentare domanda di finanziamento al Fondo per la concessione di prestiti, finalizzati all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, per un importo variabile da un minimo di 5 mila a un massimo di 50 mila euro a tasso di interesse zero e senza garanzie personali. Ad oggi, però, si registra «lo stop alle domande per chiedere gli incentivi dell’Autoimpiego», il fondo SELFIEmployment non è ancor operativo e, inoltre, agli interessati non è fornita nessuna spiegazione a riguardo.
«Le sarei grato – continua Vivone rivolgendosi al ministro – se si potesse far sì che sul sito Invitalia vengano rettificati i tempi di avvio del progetto, comunicando eventualmente quali problemi hanno comportato questo ritardo, e se si potessero rivedere anche i tempi di lavorazione ed erogazione delle future richieste di finanziamento. Promettere un’istruttoria di 60 giorni e non riuscire a rispettare nemmeno questi tempi sarebbe una cattiveria gratuita e un accanimento nei confronti di chi ce la mette tutta per costruirsi un futuro».