Già oggi chiederò al Ministero della Salute di avviare un’ispezione all’interno delle Fonderie Pisano e presenterò una ulteriore interrogazione, visto che alle precedenti non abbiamo mai avuto risposta.
La celerità con cui l’industria di Fratte ha riaperto i battenti con l’autorizzazione della Regione Campania, a distanza di dieci giorni dal decreto di sospensione dell’attività, è alquanto dubbia.
Negli ultimi dieci anni le Fonderie non hanno fatto niente per adeguare la propria struttura alle norme ambientali. Poi, improvvisamente, impiegano dieci giorni per ottemperare alle prescrizioni dettate dall’Arpac e dalla Regione.
Negli ultimi dieci anni, il Comune di Salerno non ha mosso un dito per la delocalizzazione e l’assessore all’Ambiente Calabrese si permette anche di chiedere a chi presidia i cancelli dello stabilimento e ai comitati rispetto le istituzioni.
Ma cosa si fa a rispettare le istituzioni se loro stesse hanno sempre sviato il problema, mostrandosi indifferenti ai morti e ai malati causati dai fumi delle Fonderie?
Si faccia un esame di coscienza, Calabrese, invece di attaccare i cittadini.
Il Ministero della Salute, a questo punto, è obbligato ad intervenire e il M5S ne chiederà l’urgenza per fare finalmente chiarezza sulle responsabilità di chi aveva e ha il dovere di pensare alla salute dei salernitani.
Così in una nota la parlamentare salernitana del M5S Silvia Giordano.