pubblichiamo la lettera con la quale il Comitato Salute e Vita chiede alla Regione Campania, nelle persone del Governatore Vincenzo De Luca e dell’Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, di revocare immediatamente l’autorizzazione ambientale alle Fonderie Pisano
Al Presidente della Giunta Regionale della Campania
On. De Luca
e p.c. All’Assessore all’Ambiente della Regione Campania
On. Bonavitacola
Al Commissario Straordinario dell’ARPAC
Dott. Vasaturo
Egr. On. De Luca,
il “Comitato e l’Associazione Salute e Vita” continuano la propria battaglia per la risoluzione dell’annosa vicenda delle Fonderie Pisano a Salerno.
CONSIDERATO CHE
• Lei ha rivestito la carica di Sindaco di Salerno per diversi anni e quindi ben conosce il devastante impatto delle Fonderie sulla città, non ultimo ha incontrato una delegazione del comitato nella primavera 2014 e in quella sede ha evidenziato come le competenze in merito alla questione riguardassero la Regione Campania.
• La proprietà Pisano è stata già e più volte oggetto di diversi procedimenti giudiziari, alcuni conclusi con patteggiamento e sentenze di condanna. Ricordiamo ad esempio la sentenza N. 415/2007 del Tribunale di Salerno, in cui Pisano ha patteggiato la pena per i seguenti reati:
1) abbandono di rifiuti speciali pericolosi,
2) scarico di acque industriali nel fiume Irno e senza essere in possesso dell’autorizzazione,
3) superamento dei limiti soglia per piombo, rame e zinco,
4) scarico sul suolo di acque meteoriche miste alle polveri derivanti dall’attività prodotta,
5) realizzazione d’impianti produttori di fumi in atmosfera senza essere in possesso dell’autorizzazione prevista,
6) emissioni di gas e polveri atti a molestare le persone presenti in zona.
Inoltre, tra i capi d’imputazione del processo conclusosi con patteggiamento all’inizio del 2015 ci sono tra l’altro, la mancata osservanza di norme per la sicurezza dei lavoratori ed, “anche per via di un vetusto ed inadeguato sistema di captazione dei fumi di produzione” l’emissione di fumi contenenti polveri di natura cancerogena provenienti dall’impianto dichiarato “assolutamente incompatibile con il contesto urbano nel quale è inserito”.
• E’ di questi giorni la notizia della diffida e conseguente sospensione delle attività della Fonderia da parte della Regione Campania a seguito di una recente ispezione (voluta dall’ Autorità Giudiziaria) dell’ARPAC di Caserta . Come si evince da tale documento l’impresa ha lavorato anche negli ultimi anni, seppur in possesso dell’AIA, senza rispettare tra le altre le norme in tema di smaltimento di rifiuti, produzione di fumi, sversamenti nel fiume Irno in totale dispregio delle regole del rispetto delle BAT. Desta enorme preoccupazione e sdegno il dover riscontrare come alcune delle violazioni riscontrate durante i sopralluoghi dell’ARPAC sono esattamente le stesse per cui i Pisano hanno patteggiato con una sorte di ammissione di colpa nei precedenti processi.
Il Comitato auspica che il problema sia risolto in maniera definitiva con la delocalizzazione in tempi certi delle Fonderie in un’area industriale e in un impianto che garantisca la completa sicurezza ambientale e il rispetto delle norme delle BAT. La richiesta che in questa sede si rivolge all’Assessore all’Ambiente della Regione Campania e al Presidente De Luca è di assumere dei precisi impegni propedeutici al raggiungimento di tale obiettivo. Pertanto
si richiedono:
1) Un incontro di delegazione del comitato e associazione Salute e Vita, con il Presidente della Regione Campania a cui partecipino anche l’Assessore all’Ambiente Dott. Bonavitacola ed il Commissario uscente dell’ARPAC, Dott. Vasaturo.
2) La revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Fonderia, in quanto l’impianto in via dei Greci è oggettivamente inadeguabile al rispetto delle norme previste dalle BAT ed è oggettivamente incompatibile con il territorio in cui insiste, fin dal 2006 come previsto dal nuovo Piano Regolatore del Comune di Salerno e dalla stessa magistratura .
3) La ripresa dei lavori del tavolo tecnico di monitoraggio ambientale formalizzato da una delibera della precedente Giunta Regionale presieduta dall’On.Caldoro, tutt’ora in essere , in quanto si ritiene che questa sia uno strumento utile per affrontare in maniera organica il problema delle Fonderie, sempre tenuto conto e valutandone la compatibilità con le attuali indagini giudiziarie.
Il Comitato e l’Associazione auspicano un incontro immediato, ed in attesa di un accoglimento delle nostre richieste porgono Cordiali saluti.
per il “Comitato e l’associazione Salute e Vita”
Il Presidente dott. Lorenzo Forte