Ha radici molto profonde, la fiera che ancora oggi si tiene per quattro giorni, 14 e 15 di agosto, 7 e 8 settembre, in Santa Maria a Vico.
“Le origini si perdono nella notte dei tempi” si usa dire. Nel nostro caso bisogna rimandare all’epoca pagana. Antiche leggende narrano che allora sorgeva lì un tempio dedicato a Era Argiva, poi trasformato in chiesa durante i primi secoli del cristianesimo. Manca un’indagine definitiva a confermare che le cose siano andate proprio così, nel corso degli anni gli scavi hanno fruttato solo alcuni ritrovamenti, una necropoli e due fornaci per la ceramica.
Antecedente alla chiesa è la fiera che alcuni storici la considerano fra le più importanti della Magna Grecia. La gente vi accorreva dalla Lucania e dalla Campania, richiamata sì dall’interesse commerciale, ma anche dalla presenza di giudici (i “mastri di fiera”) che emettevano sentenze in materia soprattutto civile; erano tre e prima di insediarsi compivano un rito propiziatorio girando intorno al tempio.
Le funzioni religiose sono curate dal parroco Don Giosuè Santoro che accoglie i pellegrini di tutto il comprensorio nella nuova e ristrutturata chiesa millenaria.