Partecipazione, ricordo e riflessione sulla ricorrenza del 25 aprile, Festa Nazionale della Liberazione, questa mattina a Faiano.
La cerimonia, che si è svolta presso il Monumento ai Caduti della Liberazione, è stata organizzata dal Comune guidato dal Sindaco Ernesto Sica insieme alla locale associazione Combattenti Guerra di Liberazione, presieduta dal Cavaliere Vincenzo Marrazzo, e in collaborazione con le Associazioni Combattenti Reduci e Simpatizzanti “Aristide Castelluccio”, Anpi Salerno e Amici del Tricolore, guidate, rispettivamente, dal cavaliere Domenico Granozio e dall’insegnante Anna Francese, da Luigi Giannattasio e da Antonio Galdi.
A rappresentare l’Amministrazione il Vice Sindaco Domenico Mutariello, insieme ad Assessori e Consiglieri Comunali.
Presenti autorità civili e militari, il Questore di Salerno Pasquale Errico, il parroco della Chiesa San Benedetto Don Roberto Faccenda e la famiglia del Finanziere Mare Daniele Zoccola, Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Ad arricchire la manifestazione, insieme alla cerimonia dell’Alzabandiera e alla deposizione della corona da parte della Polizia Municipale, il contributo degli alunni degli Istituti Comprensivi “Amedeo Moscati” e “Pontecagnano Sant’Antonio”, guidati, rispettivamente, dai Dirigenti Sergio Di Martino e Angelina Malangone, che, dopo aver eseguito l’Inno d’Italia a cappella, hanno condiviso le proprie riflessioni sull’importanza della giornata.
Il Presidente del Comitato Anpi Salerno Luigi Giannattasio ha, quindi, effettuato un excursus storico della partecipazione dei salernitani alla Resistenza soffermandosi anche sulla carta costituzionale. “I valori della democrazia – ha ribadito – vanno fortemente sostenuti con la condanna di ogni movimento antifascista e xenofobo. Ci appelliamo ai sindaci, di agire come il collega di Chiaravalle Damiano Costantini. La sua Giunta ha approvato un innovativo atto di indirizzo: ogni associazione o partito che volesse manifestare su suolo pubblico dovrà sottoscrivere una dichiarazione di condanna delle ideologie razziste o fasciste. Nel rispetto della Costituzione”.
“Nella giornata odierna – ha dichiarato il Questore Pasquale Errico – ricordiamo il sacrificio di chi ha lottato con ansia di libertà e ribellione all’asservimento straniero per la democrazia, intesa quale piattaforma idonea a realizzare le condizioni sostanziali di uguaglianza. La nostra Repubblica è oggi realtà viva ed operante. Noi Italiani dobbiamo custodirla nel profondo rispetto dei valori costituzionali”.
Conclusioni affidate al Vice Sindaco Domenico Mutariello che ha rivolto “un ringraziamento profondo alle autorità civili, alle Forze Armate e a tutti i presenti” e ha ricordato “l’impegno degli alleati, del Comitato di Liberazione Nazionale e della Resistenza Partigiana che sono stati vicini al popolo italiano in un momento drammatico della nostra storia”. “In particolare – ha aggiunto – il movimento partigiano ha scritto pagine luminose di storia: giovani e meno giovani, civili e militari, si unirono nella lotta contro l’oppressione. Siamo qui stamane dinanzi a questo simbolo di ricordo voluto dall’Amministrazione Comunale per onorare degnamente coloro che sono caduti in uno scenario di distruzione che ha visto la nostra Provincia, interessata anche dallo sbarco anglo-americano del 1943, teatro di aspri combattimenti durante i quali valorosi giovani hanno perso la vita per la Nostra Patria. È necessario rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre a testimonianza della rinnovata attualità di una riflessione sul senso e sul sentimento d’identità nazionale. Nel ricordare il passato, la storia del nostro paese, tutti coloro che hanno lottato, i morti, i feriti, i dispersi, civili e militari, possiamo comprendere e far capire alle nuove generazioni il valore dell’unità nazionale, della pace e della solidarietà, nonché l’importante ruolo delle Forze Armate. La memoria dei nostri Caduti ci sia monito per far radicare e crescere la democrazia nella pace e nella giustizia, in Italia e nel Mondo”.